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Catanzaro :: POR 14-20, Ferrara (M5S): “Santelli riparta dalla strategia di sviluppo delle aree interne”.

CATANZARO :: 01/02/2020 :: «Il nuovo Governo regionale deve necessariamente ripartire dalle aree interne per un concreto sviluppo della Calabria». L’eurodeputata del Movimento 5 stelle Laura Ferrara rilancia il tema delle strategie nazionali e regionali (SNAI e SRAI) per le aree interne partendo dalla risposta della Commissione europea ad una sua interrogazione, stimolando la neo eletta maggioranza regionale e fare meglio dei predecessori.

«A Jole Santelli, neo eletta presidente della Regione Calabria e a tutto il Consiglio regionale auguro buon lavoro. Non mancheranno, come già stato con la precedente amministrazione, da parte mia sproni e suggerimenti affinché si concretizzi finalmente una politica virtuosa di gestione dei fondi europei. A questo proposito invito la presidente ad accelerare l’iter di realizzazione della strategia di sviluppo delle aree interne che nell’ambito del Por Calabria 14-20 non ha ancora generato alcuna spesa, così come scrive la Commissione europea nella risposta ad una mia interrogazione. Un forte ritardo che compromette una importante opportunità di sviluppo per il nostro territorio».

«Con tale strategia – spiega la Ferrara – la Regione intende sostenere le aree significativamente distanti dai grossi centri urbani attraverso interventi che mirano al miglioramento dei servizi essenziali, allo sviluppo economico e alla valorizzazione del capitale territoriale inutilizzato. Si tratta di una dotazione finanziaria di circa 200 milioni di euro a valere sui tre fondi comunitari FESR, FSE e FEASR. Secondo le classificazioni ministeriali, i comuni calabresi identificabili come «Area interna» sono 327 e rappresentano l’80 % circa del totale regionale».

«Questi dati devono necessariamente porre come priorità della nuova amministrazione regionale la programmazione di questa strategia. Il Movimento 5 stelle continuerà, seppur senza una rappresentanza in Consiglio regionale, a monitorare la situazione affinché – conclude l’europarlamentare – non si continuino ad accumulare ritardi e a promuovere politiche scellerate di gestione dei finanziamenti europei come fatto negli ultimi 20 anni».