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Cirella (Cs) :: Incredibili sequestri.

CIRELLA :: 31/10/2008 :: Nella costa tirrenica gli interessi della Procura di Paola per quanto sta avvenendo dal punto di vista speculativo interessano poco. Difatti la speculazione edilizia da Praia a Paola continua imperterrita. Speculazione , come più volte da noi sostenuto, completamente autorizzata, con tanto di permessi da parte della soprintendenza, del genio civile marittimo e fluviale, dei vari uffici tecnici comunali, provinciali e regionali.

Per cui possiamo vedere nascere un' aviosuperfice a un metro sul fiume Lao, posiamo vedere sbancare colline calanchiche a Belvedere per costruirvi megasuper mercati, possiamo vedere a Belvedere in località Calabaia un albergo in piena zona rossa erosiva, ed ancora possiamo vedere abbattere un palazzo storico del 1800 per far posto ai soliti negozi ed appartamenti. Ma non basta tutto questo. L'albergone di Fiuzzi è in via di completamento, così tante ville e villette in zona archeologica a Cirella dove si è costruito e si continua a costruire attorno al mausoleo Romano del II secolo dopo cristo , dove solo una settimana fa sono stati ritrovate ancora resti di tombe e altri piccoli manufatti, e chissà quante ne sono state trovate e immediatamente riseppellite o trafugate a poche centinaia di metri dove è stato da poco terminato un mega villaggio.  Abbiamo anche seguito l'iter della portualità nel tirreno cosentino dove ovunque da paola, a Diamante, a Scalea, vediamo mega strutture con tanto di autorizzazioni e sentenze del Tar che autorizzano i porti e il cemento sulle scogliere come a Diamante, attorno alla Torre Talao come a Scalea, o su spiagge bellissime come a Paola. L'elenco degli abusi-autorizzati (scusate l'ossimoro) e della devastazione del paesaggio potrebbe continuare per chilometri di pagine. Ovunque si gira lo sguardo si vede l'assenza di un ragionamento sul paesaggio, sul mantenimento delle bellezze dei nostri luoghi, sulla valorizzazione di quanto si possiede e su tutto pesa l'ombra dell'assenza dello stato oltre che della politica. E' chiaro a tutti che chi ha soldi fa ciò che vuole. Può abbattere un palazzo dell'800 , come può costruire vicino al mare, come può aprire un albergo dove vuole. Chi ha soldi può tutto, perché se ha soldi , ha un'attività che produce soldi, semmai che sfrutta soldi pubblici, che gestisce cose pubbliche, e che quindi ha potere elettorale, perché qui da noi, se uno lavora deve sempre ringraziare il suo datore di lavoro che lo ha tolto dalla strada e quindi se gli chiede la moglie, la mamma o il voto deve dargliele, per non mettere  rischio la sua famiglia, il suo lavoro, la sua stessa permanenza nelle nostre zone. Altrimenti può emigrare. E' facile questo. Chiude baracca e bagattelle e se ne va a Milano, a Torino, dove sicuramente ha un parente che lo aiuterà. I giovani fanno così. In maggior parte se ne vanno . Può sembrare una sciocchezza ma con la legge Gelmini molte scuole della provincia di Cosenza chiuderanno. In particolare, in base ai parametri ministeriali, 108 istituti scolastici risulterebbero sottodimensionati, con conseguente messa in discussione di 15 direzioni didattiche, 32 scuole medie, 45 istituti comprensivi, 16 scuole superiori e con un possibile taglio di 54 dirigenti scolastici e altrettanti dirigenti amministrativi. Di solito sono scuole dei paesi montani. I paesi più poveri. Cosa c'entra questo con la speculazione edilizia ? C'entra perché andiamo incontro ad un ulteriore immiserimento culturale , che ancora di più metterà in discussione la vivibilità dei paesi. E questo  è strettamente correlato al poter vivere bene , nella tranquillità di tutti . Se questo manca , la gente se ne va, o si incattivisce o si arruola nella ndrangheta che il lavoro te lo trova, garantisce vivibilità e fa aumentare il reddito familiare oltre che ottenere rispetto. Certamente in una procura o nella stanza di un assessore non si fanno questi
ragionamenti. Si agisce in base a parametri che sfuggono all'umanità. Per cui ecco di nuovo il comune di Diamante alle prese con un sequestro .

Un paio di mesi fa era stata sequestrata una piazzetta all'interno della piccola frazione di Cirella. La procura e con essa la soprintendenza di Cosenza si era accorta dell'abbassamento della piazzetta di due scalini. E la cosa aveva provocato uno scandalo dal punto di vista ambientale. I due scalini intanto , hanno provocato un danno incredibile ai pochi commercianti di Cirella che si sono visti dimezzati i guadagni che di solito riescono a fare nei soli due mesi estivi , guadagni che li fanno sopravvivere per tutto l'inverno. Ora sono a zero. Per due scalini dovranno rivolgersi alle banche per avere qualche prestito, che è meglio rivolgersi a qualche usuraio. Ora un nuovo sequestro dicevo. Più incredibile del primo. Una scaletta che porta a mare fatta di dieci quindici scalini.

Una scaletta che è stata riparata con qualche chilo di cemento per permettere ai turisti ed ai residenti di raggiungere il mare. Vederla transennata con tanto di ingiunzione è fortemente ridicolo.

Vicino alla scaletta anche un parcheggio risulta sequestrato. Dopo venti anni che è stato costruito ci si è accorti che è demaniale e che quindi il parcheggio a pagamento darebbe un introito illegittimo alla ditta che lo gestisce. Ci porterei i bambini della scuola elementare per far loro comprendere la stupidità dell'uomo fino a quando e dove può arrivare. Poi  farei visitare, alla scolaresca, gli orrori cementizi , posti a poche centinaia di metri dalla scaletta. Un orribile "palestrone" fermo da qualche mese dopo essere arrivato alla fine, con tutte le autorizzazioni possibili ed immaginabili, alberghi e ville sul promontorio di Cirella. Infine gli darei questo tema da fare a casa con l'aiuto dei genitori : " Parla della scaletta e della piazzetta di Cirella senza alzare lo sguardo attorno" !

Francesco Cirillo