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Dalla Trincea :: Aieta, Greco e Oliverio: I nostri nuovi eroi Calabresi.

di Francesco Cirillo

DALLA TRINCEA :: 16/10/2009 :: Stavo tranquillo nella mia trincea a sorseggiarmi un bel te arabo, che mi è stato portato da un mio amico tedesco di ritorno dalla Tunisia, quando ascolto questa notizia dalla radio Web di Calnews:il presidente Oliverio, il sindaco di Cetraro Aieta e l’assessore regionale all’ambiente Greco sono stati invitati dai pescatori del porto di Cetraro ad una bella “frissurata” di pesce locale pescato dagli stessi pescatori cetraresi per l’occasione.

I tre politici hanno mangiato piatti di alici fritte, di gamberetti fritti, un abbondante primo di linguine allo scoglio cetrarese. Tutto innaffiato da abbondante vino rosso locale. I tre sono stati fotografati e ripresi nell’operazione dalle tv locali a dimostrazione intangibile del loro coraggio. La notizia mi ha davvero commosso. Sono arrivato quasi alle lacrime. Ho pensato di essere stato troppo spesso cattivo nei confronti dei nostri politici e davvero ora devo cospargermi il capo di cenere di fronte al sindaco di Cetraro, al nostro presidente della provincia Oliverio ed al nostro assessore Greco . Vi chiedo umilmente scusa per tutto quello che ho scritto in precedenza nei vostri confronti. Con questa azione avete dimostrato tutto il vostro coraggio e la vostra indefessa fede nel popolo che rappresentate. Avete sfidato l’Arpacal che vietava la pesca per la presenza dell’arsenico, del cromo e del cobalto, avete sfidato l’Aspo che sta ancora facendo analisi sul pesce ed i fondali tenute segrete, avete sfidato il procuratore capo Giordano che ha parlato di fusti radioattivi nella nave del mare di Cetraro, avete sfidato lo stesso assessore Greco, che ha sfidato se stesso a questo punto, che ha addirittura fatto un viaggio fino a Bruxelles per chiedere la rimozione di quella nave dei veleni che avvelena il nostro mare , ha detto lui, avete sfidato giornalisti menagrami, ambientalisti catasrofisti, testimoni di giustizia e di Geova che prevedono in ogni cosa la fine del mondo, casalinghe disperate che non cucinano più il pesce per i loro figli, mariti fedigrafi che non portano più le loro amanti nei ristoranti di pesce cetraresi, cuochi che cucinano solo vegetariano, pescherie che vendono solo baccalà norvegese. Grandi, siete grandi. Con il vostro sacrificio avete reso libero un popolo, siete pari a fratelli Bandiera, eroi risorgimentali, a Achille, Agamennone e Menelao eroi dell’antica civiltà greca. Lo so, lo immagino che la sera avete avuto crampi allo stomaco e avete passato una brutta notte, lo so che avete subito richiesto analisi delle vostre urine agli ospedali più vicini il giorno dopo, lo so che avete subito telefonato all’ASPO se c’erano novità sulle analisi del pesce, ma lo avete fatto in silenzio, chiusi nel vostro dolore e nel vostro spirito di sacrificio, e vi ringrazio a nome di tutti, per tutto questo. Grazie, grazie , grazie, da oggi ho di nuovo fiducia nella nostra politica.