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Dalla Trincea :: Penitenti e puttane.

di Francesco Cirillo
 
DALLA TRINCEA :: 10/12/2009 :: Quando ero piccolo e mi portavano con le scuole a Pompei per visitare gli scavi, arrivati vicino al lupanare, passavamo oltre. Ho dovuto attendere la mia età maggiore per vedere cosa ci fosse dentro quella casa così tenuta segreta. E scoprii che lì si esercitava la professione più antica del mondo con una variante fumettistica molto divertente. Su ogni cubicolo vi era disegnata la specialità sessuale della donna che vi esercitava.

Sono passati più di duemila anni ed a Pompei ancora si “esercita” l’antica professione. Certamente non negli scavi,ma in comodi alberghi, tutti rigorosamente nelle vicinanze del Santuario tanto caro a Giovanni Paolo II. L’esercizio avveniva in ben sette alberghi più un appartamento. Le persone che avevano costituito questa rete erano una decina, tutti arrestati. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla prostituzione ed alla agevolazione della prostituzione. Nel corso di indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, i militari hanno scoperto l’esistenza della organizzazione e le attività del gruppo nel quale erano coinvolte prostitute italiane e straniere, gestori di alberghi nelle province di Napoli, Caserta ed Avellino e la proprietaria 57enne di un immobile messo a disposizione per il meretricio.

Chiaramente e con una certa fantasia , tipica delle operazioni di polizia, l’indagine è stata chiamata «Lupa» (tratta dal termine «lupanare» che indicava le case di appuntamento dell'antica Pompei) ed è scattata dopo un servizio di «Exit» trasmesso da La7 il 15 ottobre 2007, condotto da Ilaria D'Amico. Nell’inchiesta, Exit mise in risalto che soprattutto le prostitute attendevano i clienti in strada di sera a Pompei in prossimità della Villa dei Misteri, uno dei siti archeologici più visitati dai turisti. L’organizzazione gestiva circa 25 prostitute, quasi tutte trentenni italiane. La notizia cosa deve portarci a pensare? Del caro marito tutto premuroso con la moglie che a tutti i costi la vuole portare a Pompei dalla Madonna. La mattina va con lei a pregare e ad accendere un cero, la sera dopo aver fatto coricare la moglie se ne esce per fare una passeggiata e dedicarsi a tutt’altro tipo di ceri, semmai con un po’ di viagra se si è un po’ spenti (restando sempre nell’ambito di ceri). Stavo pensando che forse anche da noi qui in trincea ci vorrebbe un po’ di movimento. E’ mai possibile che da noi non succeda mai niente? Che sia più movimentato un Santuario della Madonna che questa triste trincea?