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Diamante :: Ennesima bocciatura al progetto del megaporto.

DIAMANTE :: 22/03/2007 :: Forse possiamo mettere la parola fine al megaporto. Una nuova bocciatura da parte dela TAR della Calabria da ragione ai controricorsi degli ambientalisti.

La valutazione di Impatto ambientale fatta dalla regione calabria che ha bocciato il megaporto resta ancora valida e quindi restano valide le motivazioni fatte dalle varie associazioni ambientaliste sul progetto devastante del porto. La nuova bocciatura arriva al momento giusto. Mentre tutti i candidati a sindaco stanno approntando i propri programmi e potranno così dire senza ambiguità il proprio pensiero ai cittadini.

Il movimento ambientalista di Diamante non può che essere soddisfatto di questa nuova bocciatura e spinge tutti i candidati a prendere una posizione netta e chiara sulla questione porto. Un porto che sia piccolo a misura del nostro paese, che abbia come confine la “pista” e che soprattutto sia a gestione pubblica. Lo diciamo dal 1984 e se ci avessero dato ascolto oggi avremmo un porticciolo così come lo hanno tutti gli altri paesi.

Noi diciamo chiaramente che lo specchio d’acqua debba essere gestito dal Comune che poi concederà a tutti gli operatori turistici ed ai pescatori del luogo. La bocciatura del porto è motivo anche di rilancio del Parco Marino della Riviera dei cedri e dell’Oasi dell’isola di Cirella , vera risorsa occupazionale per il nostro futuro. Non c’è sostenibilità, nè nessun tipo di sviluppo che non sia quello del recupero e della valorizzazione delle nostre risorse natuarali che ripetiamo sono il mare e le nostre colline e i beni archeologici. Il Comune fa ancora a tempo a chiedere i 4 miliardi dei fondi POR che sicuramente non andranno persi e con quei soldi può fare un appalto di sola costruzione dell’approdo di Diamante. Ora è tempo di andare a vanti e di non guardare al passato ed agli errori che sono stati fatti.

Movimento ambientalista di Diamante e del Tirreno