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Diamante :: Magorno: lettera aperta a Fabio Cavalcanti.

Caro Fabio,

mi rivolgo a te, ancora una volta, con l’umiltà e la sapienza di chi è stato educato a credere nell’amore per il prossimo, nell’importanza del dialogo, dell’ascolto, della mediazione, della legalità, del senso di appartenenza ad una grande comunità, che deve ambire a crescere ed a vivere bene insieme.

Nella sconfinata famiglia umana, tu mi insegni, siamo tutti fratelli. Diversi, ma pur sempre fratelli, che camminano sullo stesso sentiero, ognuno con il proprio passo, ciascuno con le proprie ricchezze e con le proprie miserie. Io continuo a tenderti la mano, da fratello a fratello, perché insieme possiamo disegnare un percorso comune di sviluppo per il nostro paese, anche da posizioni diverse, ma avendo quale unico obiettivo la costruzione di un progetto e non la distruzione dell’avversario come è d’obbligo per i cristiani in politica. La guerra che si sta combattendo a colpi di manifesti, carte bollate, querele e ricorsi, non partorirà alcun vincitore ma un unico sconfitto: il popolo di Diamante. Ed è proprio per questo popolo operoso di donne e di uomini, tenaci e pazienti, umili e fieri, che ti prego di superare gli interessi parziali in nome di un più ampio interesse collettivo, di avere il coraggio di scegliere la via del confronto civile e di trovare insieme una sintesi di valori per la vita del nostro paese. La res pubblica non può esser ridotta ad un’arena dove dar sfogo a beghe personali  ed odi sopiti, ma invece dovrebbe riuscire ad essere il luogo in cui progetti politici, visioni del mondo e della vita, sensibilità culturali e religiose si confrontano con la meta non utopica ma praticabile del bene condiviso. La mia formazione cattolica mi porta a considerare ogni uomo come dono, ad amarlo di un “amore unico che non si vanta, non si gonfia”, che non serba rancore, che non tiene conto del male ricevuto e sa perdonare. Ed io ti esorto a non vedere in me un nemico da combattere ma un compagno di viaggio perché “la pace è meglio di qualsiasi altro tesoro che possono avere i popoli ". Caro Fabio, da bravo catechista e ministro straordinario dell’eucarestia, sai di dover essere prima di tutto un testimone del Vangelo. Allora, dal tuo cuore e dal tuo comportamento fa’ trasparire serenità, concordia, amore verso tutti ed abbraccia la verità e la pace quali preziosi tasselli che unificano il nostro paese. La mia onestà e la mia lealtà mi hanno spinto da sempre a vivere la politica nel suo significato più profondo, ciò che San Tommaso definisce “la più alta e la più degna delle azioni praticate dall’uomo”. Ed in coerenza con la mia linea di pensiero, con i valori di solidarietà, giustizia e democrazia, che ho ereditato dai miei genitori, continuerò, ad essere il sindaco di tutti, anche il tuo, cercando di rispondere alle esigenze di ciascuno,senza distinzione di colore politico e mettendo, comunque, in primo piano il bene comune, il progresso sociale, economico e culturale della mia terra, pronto, se necessario,a pagarne, per questo, prezzi altissimi. 

Ernesto Magorno