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Maierà :: Affari in famiglia: la Cgil plaude all’azione di Procura e Fiamme gialle.

MAIERA’ :: 06/04/2019 :: “Quando lo scorso anno salutammo positivamente le dichiarazioni del Procuratore capo di Paola, Pierpaolo Bruni, in merito alla volontà della Procura di contrastare ogni illecito amministrativo ed ogni forma di malaffare e collusione consumato contro la pubblica amministrazione, eravamo nella consapevolezza che il Tirreno, come ogni pezzo della nostra regione, serve raccontarlo non solo nella sua bellezza e nelle sue potenzialità ma, innanzitutto, in quell’azione che serve per liberare i territori dalla palude di interessi, pubblici e privati, che lo deprivano di risorse preziose alla crescita economica, sociale e civile”.

E’ il commento di Giuseppe Guido, segretario Generale Cdlt Cgil, Pollino Sibaritide Tirreno, e di Mimma Iannello, responsabile Cgil dell’area Tirreno. E’ vero che Giacomo De Marco è indagato in qualità di imprenditore, ma è anche vero che con l’arresto di ieri, si provvederà alla sospensione dalla carica. E, secondo la Cgil, “L’ennesimo coinvolgimento di un sindaco del Tirreno cosentino in vicende che attengono pratiche di illecito arricchimento, di bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e danno erariale, così come in queste ore riguarda il sindaco di Maierà ed un proprio familiare, non paiono ascrivibili ad episodi isolati e circoscritti a singole condotte imprenditoriali.

Sembrano piuttosto, riconducibili al “sistema” pervasivo che muove in Calabria e non avulso a logiche contigue a interessi deviati pubblici, privati e politici, ed in molti casi, ad interessi ‘ndranghetistici, come provano gli sviluppi di note inchieste che hanno interessato il Tirreno cosentino, e che non paiono del tutto estirpati”. Mimma Iannello e Giuseppe Guido affermano: “Non ci sbagliamo nel persistere a guardare alla nostra terra nel suo inestimabile patrimonio di risorse umane, ambientali e pubbliche ed al potenziale di imprenditoria privata deturpato e saccheggiato dall’azione predatrice che muovono sottotraccia, ma anche sfacciatamente, coacervi di interessi illeciti.

Siamo sempre più consapevoli che non c’è riscatto dei nostri territori, dove pure è diffusa una sana e resistente azione imprenditoriale e amministrativa spesso scavalcata da interessi illeciti, se non si afferma una diffusa e convinta consapevolezza che oggi la sfida del futuro dei territori si gioca sul terreno della legalità e della competitività delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, sul piano della loro solidità, affidabilità e trasparenza e sul rispetto delle leggi e dei diritti. Per questo plaudiamo e sosteniamo ogni azione della Magistratura, delle forze dell’ordine e della Guardia di Finanza finalizzata al controllo del territorio e ad affermare il rispetto della legalità e ad aggredire ogni forma di corruzione e potere mafioso”.