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Marcellina (Cs) :: Politica: sono gli unici che rappresentano il territorio.

MARCELLINA :: 21/03/2008 :: Elogio le candidature locali, come quella del dott. Mario Russo della Cdl e del dott. Ernesto Magorno del PD, gli unici che competono per il parlamento a rappresentare il tirreno cosentino. Sebbene si dicono candidature di servizio per accrescere i rispettivi partiti, comunque non bisogna sottovalutare il peso che queste responsabilità portano in un sistema che non permette a nessuno di rappresentare le esigenze del territorio di appartenenza.

Le testimonianze in lista per  i candidati del tirreno devono fungere come pungolo per determinare, nella ricerca di un necessario cambiamento, il corretto utilizzo della forma democratica di rappresentanza in parlamento. Le campagne elettorali devono svolgersi per cercare un consenso che dovrà essenzialmente solcare le riforme in un terreno politico reso stagnante e legato a ottiche partitocratriche che si credevano abbandonate. Cito queste candidature perché sono uomini che rappresentano anche istituzioni locali, Russo è Sindaco a Scalea e Magorno è primo cittadino a Diamante e tutte e due sono politici eletti dal popolo e non dai partiti, questo è quello che li contraddistingue dai politici in lista calati dall’alto. Nel nostro territorio non c’è stata una politica forte capace di abbattere le barriere della disocuppazione, da parte di quei partiti che vogliono governare il paese in modo verticistico, e ne segnali, di conseguenza, atti ad affrontare seriamente problemi annosi come, ad esempio, la situazione della Foderauto Bruzia a Belvedere Marittimo e la situazione Marlane a Praia a Mare. Il territorio ha subito, grazie alle mentalità campanilistiche, una forma di frammentazione territoriale che ci faceva considerare che il problema, magari, di Belvedere non era lo stesso per Scalea, cosa non vera. Oggi c’è ne’accorgiamo grazie al verticismo di una legge elettorale ignobile, ma bisogna cominciare anche a considerare che è inutile dividersi su situazioni che con una politica territoriale omogenea si potevano risolvere in tempo. Quello che passa con questa legge elettorale è il pensiero che ci fa dire che a Roma o a Cosenza il tirreno cosentino è una colonia dove si viene solo per prendere e non per dare, ma con la speranza che le cose possano veramente cambiare, mi auguro che i candidati locali considerino il loro impegno in campagna elettorale come un servizio reso al territorio e non al partito. 

Luigi Salsini