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Praia a Mare (Cs) :: IL TIRRENO SCARSAMENTE RAPPRESENTATO E GLI OSPEDALI VENGONO DEPAUPERATI

Il consigliere provinciale e sindaco di Scalea, Mario Russo, interviene sulle vicende dell’ospedale di Praia a Mare

 

PRAIA A MARE :: 24/07/2008 :: Come spesso accade, sull’alto Tirreno cosentino perdiamo colpi perché scarsamente rappresentati». E’ l’idea principale espressa dal consigliere provinciale e sindaco di Scalea, Mario Russo, sulla questione degli ospedali, in particolare quello di Praia a Mare. «Manca, in tutte le istituzioni principali, una rappresentanza del territorio.

Non c’è chi, nato e cresciuto in questi luoghi, possa portare avanti con passione e con cognizione di causa, le istanze del territorio, a tutti i livelli, Sanità compresa. Si accorpano reparti con la scusante di essere l’uno fotocopia dell’altro e non si tiene conto che si è permessa l’esistenza di reparti fotocopia presso strutture private. Condivido quanto sostenuto da un cittadino all’ultimo consiglio comunale di Praia a Mare: “All’ospedale di Praia c’è sfiducia verso alcuni reparti: perché, allora, si propone come soluzione la chiusura e invece non si provvede alla sostituzione dei responsabili?”. Non c’è dubbio che il reparto di Pediatria, da tutti considerato un punto di eccellenza del nosocomio di Praia a Mare, viene tirato dalla corda giù nel burrone dal reparto di ginecologia che, invece, è noto a tutti, non funziona e come già ho avuto modo di dire nel corso del mio intervento durante il Consiglio comunale aperto a Praia a Mare, la protesta dei cittadini è la testimonianza di un disagio verso una politica regionale miope che penalizza oltremodo il territorio dell’alto Tirreno cosentino. Se da un lato è innegabile che alcuni reparti dell’ospedale, come l’ostetricia, non possono essere difesi per la scarsa produttività, è evidente dall’altro lato che ciò che sta a cuore ai cittadini è il destino dell’ospedale di Praia a Mare. La struttura non può essere depauperata. E l’operazione, invece, è iniziata qualche anno fa con la chiusura del reparto di oculistica e ora continua. Se vogliamo discutere sulla riorganizzazione del presidio ospedaliero di Praia a Mare non dobbiamo solo pensare a chiudere dei reparti, ma soprattutto a valorizzare quelli esistenti. Basti pensare alla Gaestroenterologia che potrebbe diventare una struttura con posti letto, o alla realizzazione di Cardiologia, o, ancora, a salvaguardare il reparto di Pediatria. Solo così si potrà garantire al presidio ospedaliero un futuro e una sopravvivenza che tutti si augurano in modo da rappresentare un punto di riferimento per la salute dei cittadini.