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Praia a Mare (Cs) :: Sempre pi?? a rischio inquinamento i fondali dell’isola Dino.

PRAIA A MARE :: 13/11/2008 :: Nella Grotta Azzurra rischiano di morire in maniera definitiva le famiglie di briozoi tra le quali le retepore cellulose che avevano colonizzato tutta una parete interna di oltre trecento metri quadri con poriferi margherite di mare e astroidi. A causa di polveri bianche di incerta natura  che si depositano sulle pareti della grotta, si sta compromettendo l'esistenza di una grande parete  di coralligeno, che costituisce con le gorgonie il ricco patrimonio di biodiversità dell'isola. I

l subacqueo Piero Greco, fondatore del gruppo subacqueo paolano, dopo le immersioni dei giorni scorsi intorno all'isola ha così dichiarato: " bisogna intervienire subito bloccando gli scarichi inquinanti che l'uomo produce e che arrivano al mare  attraverso fiumi,torrenti e rigagnoli.Questi scarichi stanno inquinando l'area intorno all'isola Dino affogando con le loro polveri l'habitat bentonico che ha caratterizzato l'ambiente subacqueo che va da  Scalea a Maratea.Se questo non avverrà presto tutto questo straordinario patrimonio morirà in breve tempo”. L'isola è ufficialmente parte integrante del parco marino della Riviera dei Cedri e ciò che in particolare lamentano "gli amici del parco", che ne hanno promosso in tutti questi anni la costituzione, è la mancanza da parte di tutti gli Enti interessati di una qualsiasi forma di protezione e tutela. L'isola è anche un sito di interesse comunitario. I fiumi che sfociano a mare, ricettori di  tutti gli scarichi fognari dei paesi interni,  impianti industriali inquinanti, impianti di depurazione non giustamente dimensionati che tramite condotte sottomarine  sversano a mare il loro carico inquinante, sono le principali cause dell'inquinamento del nostro mare. E' questa la triste situazione in cui vengono vanificati tutti gli sforzi per creare una nuova e importante situazione di sviluppo sostenibile. Vengono sottovalutate tutte le possibilità di sviluppo che i parchi arrecano alle zone in cui vengono costituiti e soprattutto il patrimonio di biodiversità che è presente nell'area. Si chiede un intervento urgente  dell'Arpacal e dell'Assessorato Regionale all'Ambiente per un controllo e per il monitoraggio  costante dell'area e perché si eliminino in maniera definitiva tutte le forme di inquinamento marino. 

Gli amici del parco marino della riviera dei cedri.

Gruppo Subacqueo Paolano.