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Scalea :: Aieta (DP): “Il poliambulatorio é la prima sfida di una nuova alleanza tra sanità e politica”.

SCALEA :: 03/02/2021 :: Il consigliere regionale Giuseppe Aieta interviene sul poliambulatorio di Scalea (Cs). “Aver ascoltato le parole di una mamma che il 15 gennaio, durante il Consiglio Comunale aperto di Scalea, ha testimoniato l’esperienza di avere una figlia con disabilità, non può e non deve lasciare indifferenti. La struttura del Poliambulatorio di Scalea contiene evidentemente al suo interno realtà che ai più sono sconosciute. Tale è senz’altro il servizio di Neuropsichiatria Infantile a cui si rivolgono tante famiglie dell’Alto Tirreno”.

Aieta continua: “Abbiamo sentito vibrare in quella testimonianza, e nelle altre che si stanno succedendo, la dignità e la tenerezza che aleggiano in un reparto così delicato, dove figure sanitarie e del mondo psico-pedagogico si occupano dei piccoli pazienti, accompagnandoli nel loro percorso di crescita, spesso fino alla maggiore età. Abbiamo sperimentato la disperazione di queste mamme che sentono sfilarsi tra le mani le uniche carte che hanno a disposizione per sperare in un futuro di maggiore autonomia e migliore qualità di vita dei propri figli. Dobbiamo avere dunque consapevolezza del grave problema sociale che si creerebbe se questo servizio come altri, e penso al CSM ed al SerD, allocati nel Poliambulatorio nel comune di Scalea strategicamente centrale, venissero a mancare in una porzione di territorio della provincia cosentina che abbraccia un gran numero di Comuni, molti dei quali dell’entroterra, costretti già ad affrontare disagi socioeconomici e infrastrutturali. Sono servizi, quelli di cui stiamo parlando, a cui i pazienti sono costretti a rivolgersi quotidianamente in una condizione che richiede tempo ed impegno economico per famiglie che devono affrontare il dolore più grande che si possa immaginare: accettare la disabilità di un figlio e da questa partire per guardare al futuro”.

“Soprattutto non possiamo accettare che logiche esclusivamente economiche prevalgano; non possiamo pensare in termini meramente aziendalistici quando in ballo c’è il bene salute, dimenticandoci che esso non è quantificabile, non per il suo scarso valore, ma semplicemente perché troppo grande per poter essere misurato. La grande tragedia della pandemia ci ha mostrato quante vite siano state perdute per colpa di queste logiche. Occorre, dunque, dare seguito agli impegni assunti in quel Consiglio comunale a Scalea dove le Massime Istituzioni politiche e sanitarie hanno stretto un’alleanza per rilanciare il tema della sanità a partire proprio dal Poliambulatorio di Scalea”.