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Scalea (Cs) :: Pareri diversi sulla questione antenna.

SCALEA :: 08/01/2008 :: Politici e tecnici non sono stai lungimiranti, e su questo, a quanto pare sono tutti d’accordo. Il presidente del Consiglio Gennaro Licursi ringrazia il comitato che nella vicenda antenna si è in qualche modo sostituito all’autorità politica sottolineando un’emergenza su cui diverse sono state le distrazioni. Licursi, che già ad ottobre aveva visto trionfare in consiglio comunale la sua richiesta di bloccare l’installazione di antenne nel territorio di Scalea fino all’individuazione di un polo tecnologico, ha anche precisato che è giusto individuare chi ha trasgredito alle regole e comminare le dovute sanzioni nelle sedi opportuni e al più presto convocherà una riunione dei capigruppo del consiglio comunale in luogo del consiglio comunale straordinario richiesto da alcuni consiglieri visto che la vicenda pare ormai destinata ad un lieto fine.

Anche il sindaco Russo ha riconosciuto, nonostante il suo personale impegno profuso di fronte all’emergenza, la negligenza del sistema amministrativo, ricordando però che secondo la legge Bassanini un atto di un ufficio non può essere annullato dall’autorità politica, e invitando di fatto gli organi politici superiori a rivedere la normativa che di fatto conferisce il potere decisionale agli uffici e consegna all’autorità politica solo la possibilità di segnalare l’indirizzo dell’azione amministrativa. Durante il confronto in merito al tema si è espresso in maniera lucida Mauro di Marco di rifondazione comunista, presente in rappresentanza del forum ambientalista, invitando nel futuro il sindaco a concertare a monte con la popolazione le decisioni che riguardano direttamente la popolazione. Palmiro Manco dei Verdi ha proposto di istituire una commissione tecnico-politica per iniziare a discutere concretare e fin da subito del polo-tecnologico proposto da Licursi per prevenire in futuro situazioni simili. Il sindaco Russo, che non ha risparmiato qualche frecciatina al leader dei Verdi reo, secondo il primo cittadino, di non aver alzato la voce quando sotto il suo assessorato venivano installate altre antenne, è sembrato comunque disposto al dialogo.

Gaetano Bruno