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Scalea (Cs) :: Sequestrata la discarica di Piano dell'Acqua.

SCALEA :: 20/02/2008 :: Uno spazio che ospitava rifiuti e materiali inquinanti è stato sottoposto a sequestro ieri mattina dai carabinieri della compagnia di Scalea con il deferimento all’autorità giudiziaria dell’amministratore unico della società spa Alto Tirreno.  La zona interessata riguarda l’area della discarica di Piano dell’Acqua, in quanto è stata riscontrata una gestione anomala dei rifiuti nella raccolta e successivamente anche nel trasporto degli stessi.  E’ stato scoperto che nel sito, adiacente la buca dei rifiuti,  era sorta una mega-discarica abusiva che raccoglieva materiali inquinanti di ogni sorta alla quale sono stati messi i sigilli.  

I rifiuti provenivano nell’area di stoccaggio di Piano dell’Acqua, dove viene convogliata la spazzatura, i rifiuti differenziati ed i materiali ingombranti dei paesi dell’alto Tirreno cosentino. Una sorta di cumulo di immondizia che oltre a creare un’aria fetida e maleodorante avrebbe determinato seri rischi igienico-sanitari, il compostaggio del materiale ed eventuali infiltrazioni nel sottosuolo di liquami che avrebbero inquinato gravemente eventuali le falde acquifere e pregiudicato la salubrità del terreno. L’area di stoccaggio rifiuti e l’area della buca di Piano dell’Acqua è sottoposta ad interventi di sistemazione dei quali si sta occupando la società mista Alto tirreno Cosentino spa che aveva il compito di raccogliere i rifiuti da questo spazio considerato un puro luogo di smistamento con cadenza giornaliera e che invece  è stato usato in maniera inopportuna ed è diventata una vera e propria discarica in quanto lo smistamento avveniva con cadenza, a volte, settimanale. Inoltre è stata riscontrata anche la mancanza di una prescritta autorizzazione di usare il luogo come discarica. Fitto riserbo sulle indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Paola Eugenio Facciolla,  che sono in pieno svolgimento e che potrebbero avere tra qualche giorno i primi sviluppi.  Un controllo effettuato scrupolosamente dai militari dell’Arma di Scalea, diretti dal tenente Vincenzo Falce, che hanno scandagliato palmo a palmo il territorio è stato finalizzato a prevenire e reprimere la costituzione di  irregolari  centri di raccolta e stoccaggio di rifiuti che potrebbero rivelarsi dannosi per l’ambiente e per il sottosuolo.  Nei giorni scorsi il Comitato “Forum del Mediterraneo” aveva chiesto l’immediata chiusura da parte del sindaco di Scalea della buca di Piano dell’Acqua e tra le altre cose aveva individuato che la discarica è ad un tiro di schioppo dalle abitazioni.

Emilia Manco