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Vibo Valentia :: Seconda Edizione, Premio Internazionale "Il Faro- Uomini che lasciano il segno".

VIBO VALENTIA :: 12/08/2010 :: Le luci delle grandi occasioni si sono accese sul Premio Internazionale “Il Faro”,  regalando una nuova entusiasmante pagina da annoverare nell’albo d’oro della  storia  della città, puntando a  rilanciare il ruolo della puntualità e della marineria, da una  realtà del Sud, il porto di Vibo, il più importante,  sotto il profilo turistico, lungo la costa Tirrenica, da Salerno a Reggio Calabria. Un evento  per guardare all’Italia, terra d’approdo nel Mediterraneo, come una risorsa, per promuovere valori di crescita comune, attraverso la storia di uomini  che hanno lasciato il segno….

Un Premio, alla sua seconda edizione, che  ha riscosso particolare attenzione dal mondo dei media e delle istituzioni, ottenendo i patrocini: del Senato della Repubblica,  del Ministero del  Turismo,   della Regione Calabria,  del Gruppo Giovani  Imprenditori di Confindustria Calabria, della Camera di Commercio di Vibo, della Provincia, l’Amministrazione Comunale di Vibo Valentia e il suo Assessorato al Turismo. Un progetto che ha dato corso alla sua seconda edizione, come osservato  già nella conferenza stampa  dal direttore artistico, Piero Muscari, grazie ad uno straordinario gioco di squadra  e alla sinergia di istituzioni e di privati che hanno deciso di prestare il loro sostegno.

Liliana De Curtis  e Osvaldo Desideri in tour per le coste vibonesi

Una giornata cominciata in bellezza con il giro   in  yacth,  salpato  dal porto di Vibo con a bordo la scrittrice e attrice, Liliana De Curtis, figlia dell’indimenticabile Totò,  lo scenografo premio Oscar Osvaldo Desideri  e i giornalisti   giunti per l’occasione.  Tra una piacevole chiacchierata e  lo sguardo di tanto in tanto rapito dai panorami mozzafiato che si stagliano  lungo la Costa degli Dei, nel tragitto compiuto fino a Tropea, tanti gli aneddoti inediti che hanno concorso ad arricchire il profilo di personalità straordinarie: l’amore per il mare di Totò,   un elemento della natura che lo placava nei momenti di nervosismo, che lo ritemprava  quando era stanco, e poi quel cannocchiale che  lo legava alla tradizione marinara con il quale “teneva sott’occhio” le frequentazioni della figlia  quando si recava in spiaggia; Osvaldo Desideri , accompagnato dalla moglie Eva, e i momenti più emozionanti della sua carriera  artistica e professionale.  Perle di un vissuto delle quali  hanno fatto dono.

L’evento

Reframes della  prima edizione del Premio “Il Faro” hanno introdotto l’edizione  2010 di questo grande e importante appuntamento, ospitato nella suggestiva location del porto di Vibo. L’uscita sul palco del direttore artistico  Piero Muscari,   e dalla poliedrica imitatrice Gabriella Germani, in veste anche di presentatrice e via al racconto della prima storia, quella  di un grande Maestro del Cinema, Osvaldo Desideri,  scenografo premio Oscar  per “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci, esempio  di come l’uomo se dotato di talento, con impegno, tenacia e passione possa raggiungere le vette più alte del proprio orizzonte professionale. E il conferimento del Premio “Il Faro” «per  averci  regalato, con il suo estro e ingegno, con le sue scenografie, e le sue accurate scelte di atmosfere e ambienti,  immagini che rimangono scolpite, indelebili, nella nostre menti, come le storie dei  capolavori che  hanno contribuito  a raccontare». A premiare sul palcoscenico il sindaco Nicola D’Agostino e il consigliere comunale al Turismo, Pasquale La Gamba.

Il medley musicale proposto dal giovanissimo talento canoro  Francesco Pugliese, finalista del programma, in onda su Mediaset, “Io Canto”,  che si è accattivato da subito l’ammirazione e la simpatia del pubblico. I ritmi etnici, le suggestive ed esotiche coreografie  dei Kolon  Kandià. Un scelta artistica, la loro presenza, dettata  per il loro messaggio di  pacifica convivenza nella multiculturalità,  speranza e auspicio per il futuro del mondo intero e anche della Calabria, dopo i fatti di Rosarno.

Il Premio ad un “Faro oltre la vita”, attribuito alla memoria del Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, ritirato dalla figlia Liliana, una donna che dall’amatissimo padre ha ereditato il calore del Sud, la prontezza di spirito, l’umiltà e  un grande senso di umanità. Un momento di emozione intenso quello della premiazione,    che ha ricordato Uomo che si è distinto «per le sue straordinarie doti umane, per la qualità della sua ricerca artistica, per  la totale  dedizione al lavoro e al suo pubblico.  Per l’impegno sociale e per l’infinita generosità con cui ha illuminato, commosso  e rallegrato intere generazioni di spettatori».   A consegnare l’opera realizzata dal maestro G. B. Spadafora (come tutte le altre consegnate nel corso della serata)  il presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Scopelliti. La consegna di uno scialle, emblema della tradizione  e dell’artigianato-artistico calabrese,  a Liliana De Curtis, dallo stilista lametino Anton Giulio Grande.

 Le riflessioni di Scopelliti, rimasto in palcoscenico con Piero Muscari, sulle potenzialità della Calabria, sullo sviluppo che può giungere dal mare attraverso i porti,   come turismo, che la Giunta regionale, vuole incoraggiare e supportare. Ancora il  ruolo dei porti non più anelli di congiunzione tra la terra ferma e il mare e che devono riscoprire la loro centralità.

Il ricordo attraverso le parole di Gabriella Germani, di un grande ospite della passata edizione del  Premio “Il Faro”, Oreste Lionello.

In palcoscenico anche Umberto Tozzi,  un grande  cantautore italiano,  detentore di strepitosi record di permanenza  di successi  in classifica in Italia e all’estero, a lui il riconoscimento per la sezione “Storia di passione ed emozioni”,    «per aver attualizzato e portato la nostra tradizione melodica a vincere  su tutte».  

Le coreografie in palcoscenico  del gruppo di ballo, provenienti da trasmissioni Rai “capitanato” da Vincenzo Mingolla.

Il Premio all’Azienda Faro, designata per l’edizione 2010 dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, andato all’azienda nautica Ranieri International di Soverato, per la capacità d’internazionalizzazione del  prodotto, protagonista del mondo dell’impresa in un comparto strategico, per lo sviluppo di questa regione. Sul palcoscenico a conferire il premio il commissario della Camera di Commercio di Vibo, Michele Lico, il presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Calabria, Sebastiano Caffo e l’assessore provinciale al Turismo, Gianluca Callipo.