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Orsomarso (Cs) :: Risorse e territorio a rischio.

La Scossa: negli ultimi due anni,  i controlli e gli interventi dei Carabinieri mettono in evidenza diversi reati contro l’ambiente e il deturpamento del suolo.

ORSOMARSO :: 04/12/2008 :: Il territorio di Orsomarso è molto vasto e abbraccia numerose contrade: circa 100 kmq di vallate, monti e pianori, molti di cui rientrano nella fascia denominata dalla comunità europea come siti di interesse speciale e nell’area protetta del Parco Nazionale del Pollino.

Le risorse agricole forestali del comune arrivano a sfiorare un potenziale economico inestimabile, la parte demaniale e di uso civico comunale è stata paragonata, da alcuni esperti del settore, come un forziere d’oro a cielo aperto: si pensa che lo sfruttamento ecosostenibile della risorsa boschiva e del sottobosco, opportunamente messa nel mercato possa valere anche quaranta milioni di euro,  sfruttandola in modo equilibrata. Senza valutare il discorso delle acque minerali presenti e di altre risorse come il turismo, l’agricoltura biologica, la rilevanza archeologica di siti come Mercurio, Castel Raione, Grotta dell’Angelo, ruderi di Cenobi e Conventi bizantini sparsi nel paese,  la Torre Orologio, le grotte del Palazzo e del “Frassaniddo” etc. Tutto potenziale che và indirizzato razionalmente verso un utilizzo che non trascura la valorizzazione del territorio, ne tanto meno, sottovaluti i benefici della stessa tutela della risorsa. Il problema del comune di Orsomarso, oltre ad essere quello del “non aver valutato con attenzione questo potenziale e ad aver dato spazio all’incuria del tempo e all’abbandono”, in questi anni è stato proprio la depredazione delle risorse del suolo, del territorio e dell’ambiente. In due anni i controlli e gli interventi dei Carabinieri della stazione locale, guidati dal Maresciallo Angelo Marino, hanno messo in evidenza una tendenza incline di reati contro l’ambiente e il suolo del comune montano. Le cave delle c.da Marina e quelle della c.da Bonicose, quest’ultima oggetto di sequestro da parte dell’autorità giudiziaria nei mesi scorsi, proprio per irregolar
ità di scavo e di autorizzazioni, scoperta grazie alle indagini degli uomini guidati dal Maresciallo Marino, sotto il comando del Tenente della compagnia di Scalea, Vincenzo Falce, rappresentano l’azione devastante fatta al territorio comunale e all’intera comunità. Oggi occorre dare merito all’Arma dei Carabinieri per il contributo che porta alla tutela delle nostre risorse, ma bisogna che il paese si risvegli dal torpore dell’apatia e dell’incuria perché queste risorse vanno indirizzate verso uno sviluppo razionale: non possiamo continuare a vedere il nostro territorio depredato da sconosciuti che vengono a prelevare ricchezza senza spese. Questo potenziale, oltre ad essere tutelato e preservato, va necessariamente utilizzato con una regolamentazione adeguata e canalizzato, attraverso uno studio serio di ecologia delle risorse, verso un attento utilizzo progressivo di ricchezza. Dobbiamo ritornare, in un certo senso, come comunità, a mettere al centro delle nostre attenzioni l’ambiente, le tradizioni, il valore dei costumi, la cultura come mezzo di ricchezza sostenibile per le future generazioni. Senza queste prerogative possiamo ritenere il comune di Orsomarso a rischio e il territorio morto.

Il presidente dell’associazione “La Scossa” Antonio Pappaterra