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Belvedere Marittimo :: Lucio Carrozzino, il coraggio della verità.

BELVEDERE  MARITTIMO :: 26/11/2010 :: Una nota inviata da Lucio Carrozzino del Pri Alto Tirreno cosentino, punta il dito contro il silenzio istituzionale sul dissesto idrogeologico e sul mancato trasferimento di fondi da parte della Regione : tutto questo riguarderebbe solo e soltanto il Comune di Belvedere Marittimo.

“Mentre in quasi tutti i Comuni della costa tirrenica – scrive Carrozzino – si discute dell’emergenza idrogeologica e tutti i gruppi Consiliari sollecitano discussioni nei Civici Consessi su come affrontare unitariamente il problema e concordare ogni iniziativa da intraprendere per la salvaguardia del proprio territorio qualora con l’avvicinarsi della stagione invernale, si ripresentassero nuove situazioni di dissesto idrogeologico, il Comune di Belvedere Marittimo non solo non si preoccupa del rischio di nuove situazioni di dissesto, ma abbandona a loro stesse le ditte esecutrici degli interventi di somma urgenza in conseguenza degli eventi alluvionali del gennaio 2009”., le quali, ad oggi , e per questo a rischio chiusura, non hanno ancora percepito quanto dovuto, ancor peggio dimostrando l’assoluto disinteresse alla pubblica e privata incolumità”.

 Anche la minoranza viene presa di mira dal coordinatore del Pri, “quasi a voler “oscurare” chi sollecita richieste in tal senso, i nostri “lungimiranti Amministratori” si preoccupano” di altre questioni.

“Tutto questo mentre si susseguono, da parte della Minoranza, quasi a voler condividere questo silenzio sul dissesto idrogeologico, interrogazioni, mozioni, richieste di Consigli Comunali (aperti e non), su argomenti e temi di attualità, importanti e delicati, quali: Case di cura; Foderauto Brutia; Piano Strutturale Comune; Piano Casa” e tanto altro ancora.” Mai è stata avanzata  alcuna richiesta di convocazione Consiglio Comunale, che discutesse del perché il Comune di Belvedere Marittimo sia rimasto fuori dai contributi regionali, relativi agli eseguiti interventi di somma urgenza, in conseguenza degli eventi alluvionali del gennaio 2009, con le ditte, esecutrici di quei lavori, a rischio chiusura e lavoratori licenziati  o che discutesse e decidesse su come intervenire qualora dovessero ripresentarsi, con l’avvicinarsi della stagione invernale, nuovi eventi alluvionali o, ancora, su come intenderà spendere 1.500.000,00 euro destinati alla “sistemazione idrogeologica del comune di Belvedere Marittimo incluse le località di Quattromani, Triggiano, Malafarina, Pantaide, Trifari,  San Nicola,Laise, Petrosa e Centro Storico”.

Altri Comuni, prosegue  Carrozzino, si sono visti già riconosciuto il 45% di quanto loro spettante ed, in questi giorni, sembra che abbiano avuto assicurazione per il  riconoscimento di un ulteriore 25%, fino alla concorrenza del 70% dell’importo ammissibile, stanziato dal Presidente Scopelliti, in qualità di Commissario Delegato, che ha destinato ulteriori fondi, pari a € 7.326.321,66, per i Comuni e le province calabresi “per eseguiti interventi di somma urgenza, in conseguenza degli eventi alluvionali del gennaio 2009” , ma  che vedrebbe , ancora una volta, il Comune di Belvedere escluso da questi ulteriori benefici economici. Tutto questo non può che portare ad un’amara considerazione.

Lavoratori licenziati, ditte a rischio chiusura, pericolo per la pubblica e privata incolumità non smuovono l’indifferenza dei nostri Amministratori sul dissesto idrogeologico, i quali si giocano, in silenzio, la loro partita di  ping-pong, tra la “paura della responsabilità”, mi auguro solo politica,  ed il “coraggio della verità”, verso la cittadinanza che li ha eletti, evitando un Consiglio Comunale della chiarezza, che affronti, unitariamente e sinergicamente, il problema e concordi ogni iniziativa possibile ( ed impossibile ) che possa portare, in tempi brevi, gli stessi benefici economici che altri Comuni si sono visti già riconosciuti. Fino a quando durerà questa “lunga anestesia” da dissesto idrogeologico?"

Adriana Sabato