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Gioia Tauro :: Confisca di beni per 4,5 mln a imprenditore.

GIOIA TAURO :: 30/12/2010 :: La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ha eseguito un decreto di confisca di beni emesso dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di Vincenzo Giacobbe, di 42 anni, nativo di Gioia Tauro, imprenditore nel settore della produzione di calcestruzzo e lavorazione inerti. Il provvedimento ha colpito due aziende, una villetta a due piani, svariati autoveicoli e fabbricati aziendali, terreni e disponibilita' finanziarie riconducibili al citato imprenditore, del valore complessivo di circa 4,5 milioni di euro.

Giacobbe era stato colpito da un'ordinanza di custodia cautelare emessa nell'operazione 'Arca' nel 2007. L'inchiesta aveva portato all'arresto di 15 persone, ritenute esponenti delle cosche mafiose del reggino e del vibonese che, secondo un criterio rigorosamente territoriale, avevano imposto il controllo sull'aggiudicazione degli appalti e subappalti dei lavori di ammodernamento dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria nei tratti Mileto-Serre e Mileto-Rosarno, per lavori da oltre 100 milioni di euro. La societa' G.D. Calcestruzzi srl viene ritenuta strumento per la commissione dei reati di associazione mafiosa ed estorsione. Nel luglio 2009 l'imprenditore e' stato condannato a sei anni di carcere per associazione mafiosa e per frode nell'esecuzione dei contratti di fornitura di calcestruzzo ed inerti relativi al tratto autostradale Serre-Mileto. Il Tribunale di Reggio Calabria, oltre al provvedimento di confisca, ha disposto per Vincenzo Giacobbe la misura della sorveglianza speciale della durata di tre anni con obbligo di soggiorno.