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Reggio Calabria :: Sanità: Guccione (Pd), Scopelliti declassa gli ospedali di montagna.

REGGIO CALABRIA :: 03/01/2011 :: ''Avevamo atteso con ansia che il Governatore della Calabria annunciasse qualche novità sugli ospedali montani di Acri, San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno e Soveria Mannelli, ma anche questa volta siamo rimasti profondamente delusi''. Lo ha dichiarato Carlo Guccione (Pd), consigliere regionale della Calabria.

''Dalla recente conferenza stampa e' giunta, invece, la drammatica conferma – sostiene Guccione – che queste strutture saranno declassate con solo 20 posti letto di medicina generale e un pronto soccorso H24 direttamente collegato con un centro spoke (ospedale generale) di riferimento con organico condiviso, che non garantisce assolutamente il diritto alla salute di chi vive nelle realta' di montagna fortemente disagiate per orografia, strade di comunicazione e situazione climatica''. ''Del resto, il Piano di Rientro partorito dall'Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) che svolge attivita' in stretta collaborazione con il Ministero della Salute – afferma Guccione – e' stato costruito, per come ci ha confermato anche il Direttore Generale del Dipartimento 'Sanita'', Orlando, a tavolino, attraverso l'invio a Roma di dati parziali e non aggiornati da parte della Regione Calabria''. ''Non vorremmo che come e' successo per la proroga del personale medico e paramedico precario – sostiene Guccione – Scopelliti debba di nuovo fare marcia indietro rispetto ai fatti oggettivi da noi denunciati nei mesi e nelle settimane scorse e che riguardano il mantenimento in servizio di questo personale fondamentale per garantire i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza)''. ''A questo punto – dice Guccione – ci preoccupa non poco il fatto che al Presidente della Giunta regionale nonche' Commissario della Sanita' calabrese sfuggano o gli nascondano alcune situazioni come quella dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza che nei giorni 16, 17 e 20 dicembre ha avviato una selezione interna per la copertura di posti nel ruolo amministrativo che comporta un ulteriore aggravio di spesa per l'ente o, ancora, come quella dell'Azienda Sanitaria di Cosenza che il 20 dicembre scorso ha bandito una gara per la somministrazione di lavoro a tempo indeterminato per un costo complessivo di 4 milioni e 500 mila euro. Di queste iniziative il Commissario Scopelliti era a conoscenza? Tutto cio' non e' in contrasto con il Piano di Rientro? E se Scopelliti non e' a conoscenza di tutti questi fatti, chi governa la sanita' in Calabria? Non si possono utilizzare due pesi e due misure''.