DIAMANTE :: 24/01/2011 :: Primo appuntamento domani, martedì 25 gennaio alle ore 21, 00, con “Diamanteatro”, la stagione invernale di prosa 2011 del Teatro Vittoria di Diamante. Il primo dei sei spettacoli in programma è “La Strana Coppia” di Neil Simon, con Mariangela D’Abbraccio e Maunela Kustermann. L’opera che sarà in scena domani a Diamante è l’indiscusso capolavoro comico di Neil Simon, una commedia pirotecnica, detentrice di record di permanenza a Broadway, trasposta sul grande schermo da Jack Lemmon e Walter Matthau nel 1968. Mariangela D’Abbraccio e Manuela Kustermann, due delle maggiori interpreti del teatro italiano, proporranno domani, per la regia di Francesco Tavassi, una inusuale versione al femminile della celebre pièce .
A loro, sulla scena, il compito di dividersi un appartamento e cercare di far convergere le proprie diversità in un crescendo di battute e situazioni divertenti: Fiorenza è una perfetta donna di casa, moglie e madre esemplare nonostante le tante piccole ossessioni; Olivia è invece già divorziata e incapace di fare i conti con il disordine e la solitudine. Si apre con un appuntamento di prestigio, come detto, il cartellone degli spettacoli invernali del Teatro Vittoria, che conferma la sinergia tra i Teatri Calabresi Associati e l’Amministrazione Comunale di Diamante, per una iniziativa che vede il patrocinio della Regione Calabria e della Provincia di Cosenza. Il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, saluta con soddisfazione l’inizio di questa rassegna che si ripropone in continuità con quelle degli anni scorsi, svoltesi sia in inverno che in estate, grazie alle quali Diamante si è confermata nel suo tradizionale ruolo di capofila e di punto di rifermento nel campo delle iniziative culturali dell’Alto Tirreno cosentino. Il Sindaco invita il pubblico a non mancare ai sei appuntamenti di “diamanteatro”, che si presentano di particolare interesse e qualità. Dopo “La strana coppia”, il 10 febbraio a Diamante un altro grande interprete, Alessandro Benvenuti, in scena con “Mia Zia e io” di Moris Panych.
