Libia: colpito bunker Gheddafi, prima missione jet italiani.

ROMA :: 21/03/2011 :: Ancora bombe e missili sulla Libia, con un edificio del 'bunker' di Gheddafi a Tripoli colpito, nel secondo giorno dell'operazione 'Odissey Dawn' della coalizione internazionale, che ha visto la prima missione anche di caccia italiani al fianco dei jet statunitensi, britannici e francesi. Poco dopo le 20 di ieri sono decollati i primi Tornado dalla base di Trapani Birgi, sede del 37esimo stormo dell'Aeronautica militare: sei in tutto gli aerei italiani partiti per la Libia e rientrati poco dopo le 22:30.

"Non siamo entrati in guerra, Š un'operazione dell'Onu", ha sottolineato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Intanto, per bocca dell'ammiraglio William Gortney, il Pentagono ha fatto sapere che Gheddafi "non Š nella lista dei bersagli della coalizione''. E una fonte della stessa coalizione lo ha ribadito nel confermare che il complesso di Bab al Aziziya a Tripoli, la residenza di Muammar Gheddafi, e' stato obiettivo di un raid aereo in quanto si ritiene che dal suo interno si eserciti il comando e il controllo sulle forze libiche e che e' proprio ridurre il potenziale militare delle forze fedeli a Gheddafi lo scopo dell'intervento della coalizione. Ieri in serata alcuni giornalisti occidentali erano stati effettivamente portati al compound che ospita il bunker del Rais dove era stato loro mostrato un edificio completamente distrutto "da un missile", aveva spiegato un portavoce del governo libico. Il ministero della Difesa britannico ha inoltre reso noto che i caccia della Raf hanno sorvolato nuovamente la Libia nella serata di ieri ma senza sferrare alcun attacco per via della presenza di civili nell'area presa di mira. Mentre a Bengasi, secondo testimonianze raccolte dalla Bbc, nella tarda serata di ieri sono proseguiti scontri ed e' stato segnalato l'uso di granate, colpi di mortaio e artiglieria leggera.