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Reggio Calabria :: Idv lancia la sfida ai troppi privilegi della “Casta”.

REGGIO CALABRIA :: 01/09/2011 :: Casta e costi. Per Idv non è soltanto questione di vocali, ma anche di firme. Il partito di Antonio Di Pietro, infatti, si sta mobilitando in tutto il Paese contro il cosiddetto “Porcellum” e per l’abolizione delle province. Non fa eccezione l’articolazione reggina di Idv, che ieri mattina ha lanciato le iniziative finalizzate alla raccolta delle sottoscrizioni utili all’indizione di un referendum abrogativo contro la legge elettorale e alla presentazione in Parlamento di una proposta di legge ad iniziativa popolare per la cancellazione dei centodieci enti intermedi.

Ad illustrare la serie di gazebo, che avrà inizio oggi pomeriggio a Reggio sul lungomare Falcomatà dalle 17 alle 21 e che culminerà giorno 22 con l’arrivo in riva allo Stretto dello stesso Di Pietro, diversi dirigenti Idv, ossia i consiglieri regionali Peppe Giordano e Mimmo Talarico, il responsabile regionale referendum Enzo Tromba, il commissario provinciale Antonio Marrapodi e il coordinatore cittadino Aldo De Caridi. «La nostra raccolta firme è su temi importanti sui quali i cittadini chiedono risposte a gran voce – è stata l’introduzione di Giordano – Idv, già protagonista nell’ultima campagna referendaria, si conferma propulsore di cittadinanza attiva e democrazia partecipativa». Nel mirino dei dipietristi, una legge elettorale definita “porcata” dal suo stesso autore Calderoli, che nega il vincolo parlamentare cittadino a causa delle nomine partitiche nelle liste e dell’assenza delle preferenze e che prevede un premio in termini di seggi assegnabile anche a maggioranze-non maggioranze. E, inoltre, un’istituzione, quella provinciale, da cancellare a vantaggio di una contestuale assegnazione di funzioni a comuni e regioni e di un risparmio di venti miliardi di euro. Questa iniziativa referendaria – dice Giordano- vuole rappresentare l’elemento propulsore che idv è rispetto ad una grande volontà dei cittadini di partecipare alla vita pubblica con decisioni che riguardano il nuovo assetto dello stato, una riorganizzazione che si deve fondare sulla salvaguardia della democrazia e dei diritti. Idv  chiede dunque di razionalizzare i costi della politica e dare allo stato un assetto più moderno ed efficiente con l’abolizione anche di tutti gli enti inutili”.Secondo Marrapodi «Idv guarda ad una prospettiva di riforma che non sia solo congiunturale e che renda lo Stato moderno», mentre per De Caridi «una nuova campagna referendaria a poca distanza da un’altra è sintomatico di mancanza di rappresentanza davanti ad una casta o a poteri più o meno occulti che perseguono i propri interessi». Pensieri ripresi da Talarico, che ha aggiunto ulteriori elementi calabresi: «In consiglio regionale abbiamo presentato una serie di proposte volte a liberare risorse per lo sviluppo come la diminuzione di consiglieri ed assessori e l’abolizione dei sottosegretari. Sfidiamo Scopelliti a tagliare i Posti della politica non solo sui giornali». «La politica non è più interprete ed anticipatrice di esigenze e non sa più governare la società: è scollegata dalla gente – le conclusioni di Tromba – Idv cerca di far tornare la buona politica e i cittadini protagonisti». In coda alla conferenza sono stati annunciati luoghi e date dei banchetti, ai quali se ne aggiungeranno presto altri a Gioia, Locri ed altri centri della provincia: Reggio (3- 4-10-11-17-18-24-25), Palmi
(2) Siderno (3-4), Melito (4- 11), Caulonia (10), Riace (11), Marina di Gioiosa (17) e Bovalino (18).