Diamante :: L’Asp risponde alla Misericordia: non abbiamo i soldi per pagarvi.
Dalla Misericordia rispondono: Tagliate gli sprechi che tutti conoscono e pagate il nostro servizio
DIAMANTE :: 02/09/2011 :: L’azienda sanitaria provinciale di Cosenza risponde in modo ufficioso per tramite degli uffici amministrativi periferici alle numerose richieste, avanzate dalla Congregazione di Misericordia di Diamante per il pagamento del servizio 118 sinora effettuato nell’anno, affermando che non c’e’ la disponibilita’ economica per provvedere al pagamento delle fatture arretrate relative ai servizi svolti per conto dell’ASP dall’associazione dell’Alto Tirreno Cosentino.
Sembrerebbe, pertanto, che il mancato pagamento debba continuare a persistere impedendo la soluzione della vicenda che si trascina dallo scorso anno a tutto svantaggio di un servizio che sembrava prendere corpo in modo stabile, costante ed efficiente per una maggiore tutela della salute pubblica. A tale comunicazione risponde l’avv. Domenico Oliva, presidente dell’associazione che cosi’ e’ intervenuto: “non e’ la prima volta che tale motivo viene addotto come causa del mancato pagamento ; tuttavia tale motivazione risulta assolutamente pretestuosa se si considerano gli enormi tempi di lavorazione delle nostre fatture che vagano per gli uffici amministrativi ASP di mezza provincia per almeno tre volte, a cio’ si aggiunga la considerazione degli enormi sprechi che se tagliati consentirebbero di pagare il servizio garantito da noi e dalle altre associazioni. Non e’ fantasia, chiediamoci quanto costa la manutenzione ordinaria delle ambulanze poste in periferia; pensiamo quanto costano alcune postazioni di 118 dell’ASP che in un anno hanno in attivo un quarto degli interventi di alcune postazioni gestite dai volontari; tagliando appena questi costi attraverso una razionalizzazione oculata, intelligente ma soprattutto voluta sarebbe possibile evitare di usare pretesti ridicoli che non servono a coprire la mancata osservanza degli obblighi contrattuali da parte dell’ASP. A tutto cio’ si aggiunga che tale pretesto della indisponibilita’ di cassa ritorna periodicamente alternandosi a molti altri che, tuttavia, restano sempre uguali: la mancanza di un codice che poi si scopre non essere necessario, la carenza di elencazioni non richieste, l’invio delle fatture all’ufficio non preposto quando le stesse vengono inviate a tutti gli uffici competenti a lavorarle, e cosi’ via con un crogiuolo di scuse fantasiose che ogni volta vengono avanzate, anche con un po’ di vergogna, dagli stessi dipendenti ASP. Ogni volta, pero’, non si comprende per quale motivo nessuno sia in grado di rispondere per iscritto e perche’ tali affermazioni provengono sempre da uffici periferici e mai dai vertici; l’ASP di Cosenza e’ l’azienda sanitaria in cui decine di impiegati percepiscono stipendi di numerose migliaia di euro senza che nessuno si assuma l’onere di dirci per iscritto che non ci sono i soldi per pagare fatture relative a servizi di circa un anno fa. La verita’ e’ che una associazione come la nostra e’ scomoda ed e’ meglio che scompaia dalla circolazione un elemento di disturbo come lo e’ la Misericordia di Diamante. Se cosi’ non fosse non si comprenderebbe perche’ anziche’ pagare cio’ che e’ dovuto per contratto, permettendo alle nostre ambulanze di muoversi, l’ASP preferisce pagare terzi per ricoprire il medesimo servizio. Questo e’ il grande mistero dei meccanismi della nostra ASP. ”