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Sibari :: Archeologia: rivive la civiltà greca.

SIBARI :: 07/11/2009 :: La Calabria non e' solo mare o montagna, ma e' anche storia. Una storia lunga millenni nel corso dei quali i popoli che l'hanno abitata hanno lasciato tracce del loro passaggio, facendo di questo territorio una sorta di scrigno del passato. Tra essi riveste una particolare rilevanza il parco archeologico di Sibari le cui origini risalgono all'eta' del ferro quando la Sibaritide era il centro della civilta' degli Enotri che vennero cacciati dai coloni greci dell'Acaia nel 730-720 a.c.

I greci, dopo avere sconfitto gli abitanti del luogo, li ridussero in schiavitu' fondando Sybaris in un'area particolarmente importante per il transito delle merci che provenivano dall'Asia Minore. Una posizione strategica che fece di questa colonia una delle citta' piu' ricche della Magna Graecia, seconda solo a Taranto. Fu proprio questa ricchezza alla base del conflitto con Crotone che nel 510 a.C. la vide soccombere al termine di un assedio durato settanta giorni. Una sconfitta che le costo' anche la distruzione totale con la deviazione del fiume Crati sulle sue rovine e la fuga dei sopravvissuti verso la madrepatria. Circa un secolo dopo, nel 444 a.c., pero', un altro gruppo di coloni parti' da Atene con lo scopo di far rivivere questa colonia e farla tornare agli antichi splendori. Giunti su cio' che restava dell'antica Sybaris, gli ateniesi fondarono Thouroi la cui progettazione urbanistica venne affidata ad Ippodamo di Mileto della quale resta l'impianto razionale ellenistico con strade che si intersecano ortogonalmente. Il destino di questa citta' magnogreca, pero', non si era concluso. A causa di conflitti interni tra ateniesi e sibariti ci fu un vero e proprio scontro al termine del quale i sibariti vennero cacciati. Nel 194 a.c. i romani pensarono a fondare nuovamente questa citta' facendone una propria colonia con il nome di Copiae che solo in un secondo tempo ridivenne Thouroi e della quale resta, tra le altre cose, un quartiere organizzato in due grandi plateiai e un teatro. Passata nel dimenticatoio, anche se sembra che nel Medioevo ci fosse ancora qualche presenza, Sybaris venne ''scoperta'' nel 1932. E' a quella data, infatti, che si fanno risalire le prime scoperte di resti antichi che ancora oggi affiorano dal terreno.