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Scalea :: Tributi: l’amministrazione ha avviato una politica seria.

Il sindaco Basile parla anche della Tassa di soggiorno che non incide sulle spese dei residenti

SCALEA :: 30/01/2012 :: L’Amministrazione comunale di Scalea ha avviato una politica di recupero dell’evasione e dell’elusione. Il sindaco Pasquale Basile dopo le critiche dei giorni scorsi precisa: «L’Amministrazione di Scalea ha molto a cuore il carico tributario nei confronti dei cittadini e delle imprese e quindi prende molto seriamente la proposta dei rappresentanti del consorzio Ecotour.

Non solo, ma l’Amministrazione non ha atteso nessuna sollecitazione esterna, anche degli stessi interessati, per mantenere il carico tributario tra i più bassi dei paesi turistici della Calabria. In altri comuni, strutturalmente analoghi a Scalea, vige un regime di Tarsu e servizio idrico con tariffe complessive più che doppie rispetto a Scalea, soprattutto nei confronti delle attività produttive che spesso sono quelle che maggiormente incidono sui servizi.

E’ soprattutto per questo che non si è fatta alcuna forzatura circa le richieste di dissesto, provenienti anche da parte dell’opposizione. Tale decisione avrebbe provocato inevitabilmente un aumento delle tariffe anche fino al triplo di quelle attuali. Stiamo invece attuando una politica di recupero dell’evasione e dell’elusione – ha spiegato il sindaco Basile – che porterà a una più equa distribuzione dei costi e, nel futuro, anche a una riduzione degli stessi.

Tuttavia, occorre ricordare, perché sembra che la memoria non assista alcuni, che il Governo, con la sua manovra di dicembre e anche a seguito della manovra estiva, priverà il Comune di Scalea, e quindi i cittadini, di più di 400.000 euro. Trasferimenti che saranno compensati, da un lato, da una maggiore incidenza dell’Imu e dall’altro da introiti di diversa natura, come la tassa di soggiorno, derivati dall’introduzione del federalismo fiscale. Queste cose non ci pare siano state contestate né da Ecotour né da Scalea Libera.

Quest’ultima, fra l’altro, si è fatta scudo della nota dell’associazione per poter criticare il nostro operato. L’Amministrazione, che già ha ereditato una situazione disastrosa su tutti i fronti (personale, sentenze di risarcimenti, fornitura idrica, servizi, …), non può far ricadere sui residenti tutto il carico degli effetti della manovra Monti. La tassa di soggiorno, già introdotta in tantissimi comuni turistici calabresi è di fatto irrisoria e non incide sui residenti di Scalea che già si vedranno, per effetto della manovra Monti, costretti a mettere mano al portafoglio per la reintroduzione dei tributi sulla prima casa.

L’Amministrazione sta studiando il modo per ridurre al minimo l’incidenza di questa manovra, ma non si può pensare di evitare di pagare i tributi comunali che servono prima di tutto ad assicurare i servizi vitali, come la fornitura idrica e la raccolta dei rifiuti. Ciò che invece l’Amministrazione ha proposto, unica in tutta la Calabria, è un’azione comune di utilizzo della tassa di soggiorno proprio al fine di aumentare e migliorare i servizi turistici che, in assenza di questa, rischiano di essere completamente azzerati perché occorre innanzitutto garantire i servizi essenziali. Ma la cosa più importante è che i tributi comunali devono essere pagati da tutti e in misura di quanto effettivamente compete.

Non si può pensare di avanzare richieste – afferma Basile – quando si sa di non essere in regola per il versamento dei tributi perché questa mancanza, oltre che una violazione delle più elementari norme di convivenza civile, è un danno enorme a tutti i cittadini di Scalea. I tributi comunali devono essere pagati per primi, proprio perché poi è al Comune che ci si rivolge per i problemi. Tutti pagano la corrente elettrica, ad esempio, ma molti pensano che Acqua, Tarsu e altro non vadano pagati.

Invece la vita stessa del comune di Scalea dipende da questi tributi e occorre oggi distinguere onestamente tra coloro che hanno pagato e coloro che hanno vissuto sulle spalle degli altri. Soprattutto tenendo conto del fatto che l’Amministrazione ha messo a disposizione di tutti, quei meccanismi che servono ad aiutare i cittadini e le imprese in difficoltà, come la rateizzazione e la compensazione. Avevamo promesso una forte lotta all’evasione, e questa è stata anche richiesta fatta da Scalea Libera in Consiglio comunale. Ora siamo al punto cruciale.

Sono già state avviate le procedure per i distacchi delle forniture idriche dei morosi, partirà l’obbligo di installazione dei contatori condominiali e dei parchi, sarà impedito l’uso dell’acqua potabile per le piscine, e inizierà una ricognizione per identificare i furti di acqua, con conseguente denuncia penale. Chi non si metterà a posto questa estate sarà senz’acqua e subirà le spese di riallaccio. Scalea non può oramai più attendere. Ognuno deve fare un esame di coscienza di quanto davvero pensa di voler bene a questa città e agire di conseguenza.

Gli uffici comunali sono a disposizione per ridurre i possibili disagi, ma ciò che è assolutamente indispensabile è che ognuno faccia la propria parte, invece di chiedere egoisticamente soltanto ciò che sa di non poter chiedere. Il nostro impegno, lo abbiamo detto e lo confermiamo, va nella direzione di mantenere bassa la pressione tributaria, che serve a fornire servizi, non sono tasse, ma questo obiettivo si può ottenere soltanto in corrispondenza di un risparmio complessivo, prima di tutto sull’acqua e sui rifiuti. Altrimenti – conclude il sindaco Basile – si rischia di far ricadere sui residenti, già peraltro abbondantemente colpiti dagli aumenti governativi, operazioni che prima di ogni altro devono vedere attivi e coinvolti proprio gli operatori turistici».