Belvedere Marittimo :: Aggressione a Don Marcello Riente.
BELVEDERE MARITTIMO :: 18/10/2012 :: Il parroco della frazione Laise a Belvedere Marittimo Don Marcello Riente, è stato vittima martedì mattina, di una vile aggressione. Il sacerdote, per motivi ancora da accertare, è stato più volte colpito da uno sconosciuto al volto tanto da necessitare delle cure del Pronto Soccorso. Don Marcello, che abita nella centralissima via Giustino Fortunato, come ogni mattina si apprestava ad uscire di casa per andare a svolgere la sua funzione presso la parrocchia, che dista alcuni chilometri dal centro abitato.
Sembra che ad aggredirlo sia stato un uomo con il volto coperto da una calzamaglia o un passamontagna. Non si sa se ad attenderlo ci fosse un complice. Aperto il portone di casa, don Marcello si è ritrovato di fronte l’uomo che ha iniziato a colpirlo e a picchiarlo selvaggiamente.
Sembra che l’uomo avesse tentato anche di portargli via la borsa che aveva con sé e che sembra contenesse solo alcuni documenti inerenti l’attività della parrocchia. Insomma una colluttazione dove ad avere la peggio è stato proprio il sacerdote che non ha reagito, ma che alla vista della violenza dell’uomo si è messo ad urlare, attirando la curiosità dei vicini. In brevissimo tempo l’aggressore si è poi dileguato, forse aiutato da qualcuno. Don Marcello è stato poi assistito da alcune persone che si trovavano nelle vicinanze e portato nel vicino pronto soccorso della Casa di cura Tricarico, dove gli sono state prestate le prime e necessarie cure.
Don Marcello Riente ha provveduto a spiegare intanto l’accaduto ai carabinieri sopraggiunti dalla stazione locale, quali siano state le proprie impressioni o se abbia sospetti su qualcuno. Difficile capire se l’aggressore volesse rubargli qualcosa in denaro e tantomeno i documenti della parrocchia. È più facile che l’uomo si sia avventato sul sacerdote per qualche motivo ancora oscuro, forse legato all’attività pastorale del presule.
Le indagini comunque vanno in tutte le direzioni: dal tentato furto all’aggressione. Il sacerdote avrebbe dichiarato che il giorno prima dell’aggressione aveva trovato aperto il portone del palazzo dove abita con l’anziana madre. Forse era stato fatto un sopralluogo per conoscere meglio le abitudini del prete ed essere in grado di colpirlo meglio.
Il sacerdote dopo le cure è stato rimandato a casa. Per lui una serie di traumi e contusioni per i colpi ricevuti e tanta paura, ma tanta solidarietà e vicinanza anche da parte delle Istituzioni: si tratta di un deprecabile atto perpetrato nei confronti di un sacerdote sempre disponibile e preparato, ha dichiarato il sindaco Enrico Granata anche a nome dell’Amministrazione, dal sorriso amabile, umile e disponibile in ogni occasione. A don Marcello va, quindi,il pensiero di tutti, e al Signore la preghiera, affinché possa donargli ancora più forza e tenacia per continuare la sua missione di “pastore” e per incoraggiare ciascuno di noi a vivere nel migliore dei modi la propria fede e “cristianità. Concludo con l’auspicio che al più presto l’Autorità giudiziaria possa accertare i fatti ed individuare i responsabili dell’ignobile gesto”.
Adriana Sabato