San Nicola Arcella :: Concessioni demaniali marittime: intervento di Madeo sulla direttiva Bolkestein.
SAN NICOLA ARCELLA :: 01/11/2012 :: Con riferimento all’incontro preannunciato dal Governo presso la Commissione Europea, che riguarderà l’eventuale applicazione della Direttiva 2006/123/CE sulle concessioni demaniali marittime, più nota come direttiva Bolkestein, il vice-sindaco del Comune di San Nicola Arcella Eugenio Madeo ha chiesto all’On. Piero Gnudi, Ministro per gli Affari Regionali Turismo e Sport ed all’ On. Enzo Moavero Milanesi Ministro Affari Europei di far partecipare a tale incontro anche il delegato dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani per il demanio marittimo Luciano Monticelli.
Tale richiesta, scaturisce dalla constatazione dell’importanza che la questione riveste per lo sviluppo locale del settore turistico balneare ed a seguito delle novità introdotte dalla proposta spagnola, che di fatto elimina l’evenienza del bando di evidenza pubblica per le assegnazioni delle concessioni demaniali per ragioni di tutela ambientale e delle coste e per la salvaguardia del patrimonio immobiliare e imprenditoriale e proroga le concessioni fino a 75 anni per gli stabilimenti balneari.
Pochi giorni fa il governo spagnolo di Rajoy ha approvato un progetto di riforma alla legge delle coste del 1988, estendendo la concessione demaniale marittima agli attuali titolari per altri 75 anni. Le precedenti concessioni sarebbero infatti scadute a partire dal 2018. Con il nuovo provvedimento, invece, pur garantendo l’abbattimento delle strutture abusive, si è deciso di mantenere quelle regolari per salvaguardare gli investimenti effettuati con la motivazione che il nuovo provvedimento «proteggerà meglio il litorale dagli eccessi urbanistici, genererà maggiore attività economica e sarà uno strumento efficace di protezione del litorale, assicurando sicurezza a cittadini e imprese».
Il governo spagnolo non ha deciso, quindi, di ridistribuire le concessioni, bensì di prolungarle per 75 anni agli attuali concessionari, senza per adesso incassare la bocciatura dell’Unione europea. In Spagna, pur partendo da una situazione molto diversa rispetto all’Italia, le concessioni potrebbero essere rinnovate senza evidenza pubblica, per ragioni di tutela ambientale e delle coste e per la salvaguardia del patrimonio immobiliare e imprenditoriale”. Il tutto, per il momento, senza parere avverso del commissario europeo alla Concorrenza, che per l’Italia ha avviato una procedura di infrazione e si e’ piu’ volte espresso contro ogni ipotesi tesa ad evitare le evidenze pubbliche, neppure per ragioni che attengono agli investimenti, ai valori commerciali creati dalle imprese e ai servizi di pubblica utilita’ che le stesse garantiscono.
Occorre perciò non presentare il decreto Gnudi, giudicato da tutti negativo per le prospettive degli attuali stabilimenti balneari, e tornare ad un confronto con l’Europa per poter avviare un’analisi tecnico-politica con le associazioni di categoria e la stessa ANCI, perché ciò che dovesse essere concesso alla Spagna, -ha dichiarato Eugenio Madeo- non potrà non essere consentito all’Italia.
Come è ben noto con l’approvazione della legge n. 25 del 26/2/2010 con la quale è stato convertito in legge il decreto Milleproroghe è stato abrogato il secondo periodo dell’art. 37 del Codice della navigazione, sopprimendo il diritto di insistenza per il rinnovo della concessione ed è stata prorogata al 31 dicembre 2015 la proroga delle concessioni demaniali.
Occorre scongiurare questa ipotesi e ciò che sta avvenendo in Spagna fa ben sperare nella prospettiva che i titolari di concessioni demaniali marittime, che rivestono un’importanza fondamentale per il turismo anche a San Nicola Arcella, non siano più mantenuti in condizione di precarietà e possano realizzare gli investimenti necessari per assicurare migliori e più efficienti servizi balneari.