Catanzaro :: L’Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo festeggi i suoi primi 30 anni di attività.
CATANZARO :: 17/12/2012 :: L’Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo, aderente all’UNAIE, celebrerà a Catanzaro il prossimo sabato 22 dicembre con inizio alle ore 18.00, i suoi primi 30 anni di attività con la tradizione manifestazione “Natale sul posto di lavoro”. L’incontro si svolgerà sabato 22 dicembre dalle ore 18:00 presso il COMALCA Consorzio Mercato Agroalimentare Calabria sito in località Germaneto a Catanzaro e si comporrà di due momenti: una Santa Messa celebrata da monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro – Squillace e la consegna del premio “Calabria Mondo 2012” destinato ai calabresi che si sono particolarmente distinti nei propri settori di attività.
“Come ogni anno”, afferma il presidente Amoruso, “il presule celebrerà la Santa Messa sul luogo di lavoro in un momento corale che vede insieme imprenditori e maestranze. Quella di quest’anno sarà un occasione particolare ove la riflessione sul mondo del lavoro si coniugherà con le celebrazioni per il trentennale della nostra associazioni.
Con fierezza ed orgoglio vogliamo ribadire l’impegno della nostra associazione nel sociale, ove coniugando i pochi mezzi a disposizione e la dedizione di tante persone, seguendo anche l’insegnamento suo fondatore Giovanni Amoruso, siamo riusciti ad alleviare a situazioni di grosso disagio ed a far sentire sempre a casa loro i calabresi nel mondo, quando vi erano notevoli carenze delle istituzioni, pubbliche.
Intendiamo ringraziare tutti coloro che nella nostra regione hanno saputo coltivare l’amore per il lavoro, facendo crescere le loro aziende e dando opportunità a tante famiglie, impedendone il triste viaggio dell’emigrazione. In tempi di grave crisi economico-morale quello che vogliamo esaltare è la dignità del lavoro che va colta sopratutto nella dimensione soggettiva e non in quella oggettiva.
Il lavoro non è una semplice merce o un elemento impersonale dell’organizzazione produttiva. Nei nostri giorni spesso prevale la dimensione oggettiva, esterna del lavoro, che pure esiste, ma che tuttavia non ha alcuna considerazione della sua valenza soggettiva, tutta incentrata nella stabilità del valore e della dignità della persona umana. Ciò accade quando si considera non il lavoro per l’uomo, bensì il suo contrario, l’uomo per il lavoro. La persona deve essere il metro della dignità del lavoro.
“Per tali ragioni il premio Calabria Mondo 2012”, spiega Amoruso, “vuole essere la testimonianza a quei nostri corregionali che si sono affermati nei diversi settori della società, il giusto riconoscimento nei confronti di coloro che portano avanti gli autentici valori della tradizione calabrese.