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Scalea :: Un buco di Duemilionicentosettantamila Euro per il Comune.

SCALEA :: 01/12/2009 :: In riferimento a quanto è accaduto negli ultimi mesi inerente al caso dei Tributi nella nostra città, questione fatta rilevare dal dirigente politico Palmiro Manco con “l’operazione verità”, viene ribadita la necessità di fare luce sulla questione tributaria del comune di Scalea. Oggi, il silenzio da parte del Sindaco è inaccettabile e quindi  riteniamo che sia doveroso da parte dell’amministrazione comunale intervenire sulla drammatica vicenda che coinvolge negativamente le casse cittadine.

Da parte dell’organo politico amministrativo, in primis il sindaco e l’assessore al bilancio, sul caso sono state dette pubblicamente un sacco di bugie ed inesattezze.

1) Primo, per aver detto bugie “grandi quanto una casa”, poiché  lo stesso Sindaco ha dichiarato  pubblicamente, in consiglio comunale, che in caso di fallimento della soc. Tributi Italia, il comune era garantito per un milione di euro. Ciò non  risulta verità, in quanto le polizze garantivano  solo euro 159.725,00. Ma la cosa più grave, grazie al nostro intervento, risulta che le polizze in questione erano scadute in data 09/04/2008 e non rinnovate per i periodi correnti, smentendo di fatto tutte le rassicurazioni dell’amministrazione comunale in carica.

2) Secondo, sono trascorsi più’ di trenta giorni dall’interrogazione  inerente alla questione dei tributi, presentata da alcuni consiglieri comunali di minoranza,  perché  ancora resta in silenzio?  probabilmente per non far capire ai cittadini il fallimento totale della sua amministrazione!

3) Terzo, perché il sindaco e la sua maggioranza, si sono ostinati a difendere “pubblicamente” la società di riscossione facendo loro la tesi  che il comune vantava solo un credito di trecentotrentamila euro? Ricordiamo che in quel periodo nessun ufficio comunale o ente sovra-comunale  aveva  accertato il reale importo. Quindi Perché  hanno millantato come credito tale somma? Su quali basi?

Alla luce dell’articolo apparso ieri sul quotidiano nazionale LA STAMPA, a pagina 8 e 9 (Primo piano), nel servizio inchiesta “IL MISTERO DELLE TASSE SCOMPARSE” del giornalista Paolo Baroni “, risulta da una verifica UFFICIALE del TESORO che il nostro comune è tra i primi 10 creditori della Tributi Italia s.p.a. ( precisamente il 7°), con un credito di DUEMILIONICENTOSETTANTAMILA EURO. In pratica, dai dati esposti, superiamo città come Bologna, Cagliari e ci attestiamo quasi alla pari con Bari e Bergamo. (Alla faccia delle Trecentotrentamila Euro. Da quanto sembra la Tributi Italia,  avrebbe nascosto, al comune di Scalea, Unmilioneottocentoquarantamila Euro). Complimenti ! In particolare ai nostri amministratori che sono restati in silenzio a questo tentativo di sottrazione indebita da parte della Tributi Italia ai cittadini di Scalea .  ( La tentata autodenuncia del sindaco alla Guardia di Finanza, secondo noi, peggiorerebbe  soltanto le cose, visto che probabilmente  sapeva e non ha agito in tempo ) .

Intanto, informiamo i nostri concittadini che la Commissione Finanze della Camera dei deputati  ha votato mercoledì scorso una risoluzione per chiedere al Governo di cancellare l’impresa Tributi Italia spa dall’albo .

Dai dati acquisiti e pubblicati  dagli organi nazionali di Stampa, sul caso tributi e cartelle pazze di Scalea crediamo sia opportuno chiedere  scusa ai cittadini. Oltre al sindaco “Pinocchio” , le scuse dovrebbero arrivare prima di tutto dall’assessore al Bilancio e da tutti i consiglieri di  maggioranza.