Sangineto :: Disagi e proteste per la chiusura dell’ufficio postale.
SANGINETO :: 22/08/2013 :: Disagi e proteste per la chiusura dell’ufficio postale del centro storico di Sangineto dal giorno della rapina avvenuta lo scorso 6 agosto. In uno dei giorni di pagamento delle pensioni, una persona armata di una mazza era riuscita a farsi consegnare dallo sportellista circa 1500 euro. Da allora però l’ufficio è rimasto chiuso creando gravi disservizi. In primis per gli anziani che non erano ancora riusciti a pagarsi la pensione e che hanno difficoltà ad andare in altri uffici postali dei paesi limitrofi.
Poi dei tanti turisti ed immigrati che raggiungono in agosto la cittadina. Il consigliere di minoranza Francesco Cataldo, del gruppo “Obiettivi comuni” ha contattato, tra mille difficoltà, la sede centrale delle Poste di Castrovillari per sollecitare una soluzione tempestiva al problema, ma al momento è stato effettuato solo un sopralluogo per valutare i danni causati dalla rapina. “E’ impensabile che un ufficio postale che in agosto triplica i suoi volumi di servizi possa rimanere chiuso per così tanto tempo – ha sottolineato Cataldo.
Ci sono persone anziane che non sono riuscite ad avere la pensione per il mese di agosto e temono anche per quella di settembre. Inoltre mi preme segnalare che le pensioni attribuite a persone disabili non possono essere accreditate e pertanto si possono riscuotere solo nell’ufficio postale di residenza. Auspico – ha concluso il consigliere Cataldo – che Poste Italiane possa trovare una soluzione in breve tempo”. Tanti altri cittadini hanno segnalato all’ufficio centrale di Castrovillari questo disagio ma ad oggi sulla porta dell’ufficio postale di Sangineto non c’è nulla che indichi i tempi di ripristino della funzionalità.