Cosenza :: Arte e religiosità: quando la Calabria…
COSENZA :: 15/04/2014 :: C’è stato un tempo, in cui la Calabria era terra di luoghi mistici, fra le più importanti di tutto il mondo cattolico. Accanto a luoghi sacri, noti ancora oggi alla grande maggioranza, come il più celebre Santuario di San Francesco di Paola o la Certosa di Serra San Bruno, ve ne sono alcuni totalmente dimenticati dalla gente e dalla storia.
Quanti calabresi conoscono San Domenico in Soriano? Ma, soprattutto, quanti sono a conoscenza del fatto che questo antico Convento, con annesso santuario, nei secoli XVII e XVIII, fu una delle mete preferite di milioni di pellegrini, provenienti da ogni parte del mondo cattolico, da Oriente a Occidente? Un fenomeno, oggi paragonabile, in Europa, soltanto al santuario di Lourdes.
Oggi, il Convento dei Domenicani e il santuario di San Domenico non esistono praticamente più. Colpa del terribile sisma che colpì il territorio, prima nel 1659, poi nel 1783, e forse di una mancata ricostruzione negli anni a venire. Eppure, parliamo di un complesso monumentale di oltre 20.000 metri quadri, sepolto sotto le macerie dei terremoti e nella memoria della storia.
Nel corso delle mie ricerche filiconiche, mi è capitato di esaminare alcune incisioni, realizzate anche da importanti artisti stranieri, che dimostrano la grande popolarità di questo culto, ben al di fuori dei confini locali e nazionali.
Per chi volesse approfondire: http://www.biagiogamba.it/?p=876
Biagio Gamba