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Cosenza :: La Calabria non è solo Rosarno.

COSENZA :: 21/01/2010 :: La Calabria non è solo Rosarno. Coldiretti, la Cidis onlus e il comune di Cassano allo Ionio si stanno impegnando a dimostrarlo con un progetto finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. “Casa La Rocca: accogliere per integrare” è il nome scelto per un'iniziativa a vasto raggio volta a garantire anche ai tanti migranti che versano in condizioni di estremo disagio abitativo un tetto sulla testa.

L'articolazione del progetto prevede più campi di azione. Un primo, concreto risultato verrà presentato a Cosenza il 9 febbraio prossimo nel corso di un incontro pubblico per riflettere con le istituzioni e la società civile sull'accoglienza dei migranti; l'evento si sposterà poi a Cassano allo Ionio per l'inaugurazione di “Casa La Rocca”: un immobile messo a disposizione dalla Diocesi di Cassano e ristrutturato anche con lavori svolti in autorecupero, vale a dire grazie alla volontaria collaborazione di alcuni immigrati. La struttura, dotata di camere da letto, bagni, cucina, lavanderia e sala comune, sarà in grado di ospitare fino a 30/40 migranti a cui garantirà l'alloggio per un periodo da tre a sei mesi, durante i quali verranno assistiti nella ricerca di una soluzione abitativa stabile. La Coldiretti di Cosenza – dice Salvatore Loffreda – non è la prima volta che si impegna nel sociale, ma in questa occasione ne è fortemente orgogliosa. La scelta di un palazzo in pieno centro storico è stata dettata non solo da una maggiore facilità di integrazione con la popolazione residente, ma anche in vista della rivitalizzazione di una zona che ha conosciuto negli anni un progressivo spopolamento. Un altro aspetto del progetto consiste nell'attivazione, già avvenuta, di cinque sportelli che offrono servizi di orientamento lavorativo e intermediazione tra domanda e offerta sia lavorativa che abitativa, dotati di personale esperto e mediatori linguistici, attivati a Cassano allo Ionio, Castrovillari, Cosenza, Francavilla Marittima e Corigliano Calabro. Grazie ai loro servizi finora 600 immigrati hanno ricevuto supporto, e ben 100 di loro hanno già trovato casa contro le 300 domande pervenute. Il progetto prevede anche una mappatura del territorio al fine di individuare l'effettiva disponibilità di alloggi utilizzabili in locazione o disponibili per il recupero, nonché un'intensa attività di informazione e sensibilizzazione dell'opinione pubblica.