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Reggio Calabria :: Berlusconi: per combattere la mafia bisogna aggredire i suoi patrimoni.

REGGIO CALABRIA :: 28/01/2010 :: Silvio Berlusconi sottolinea come dal governo siano stati oggi, a Reggio Calabria, compiuti passi decisivi nel contrasto alle mafie. La riunione di governo ha approvato un piano in dieci punti, sottolinea il premier, che contiene, fra l'altro anche un codice delle leggi antimafia. ''Un elenco delle leggi che dal 2001 – spiega il premier – sono state approvate come misure di lotta alla mafia e che assumeranno una veste assolutamente utile per tutte le forze dell'ordine e la magistratura per favorire una maggiore attività di contrasto''.

Berlusconi ricorda che il 15 agosto dello scorso anno, durante una riunione del comitato nazionale per la sicurezza pubblica, ''avevamo illustrato i risultati del governo nell'attività' di contrasto alla criminalità. Risultati molto positivi e avevamo anche annunciato le intenzioni di presentare entro gennaio un piano straordinario di lotta alla mafia''. Da allora, sottolinea Berlusconi, ''abbiamo lavorato e messo a punto'' il piano in dieci punti approvato oggi. ''Abbiamo fatto qualcosa di più di quanto annunciato – precisa il premier – e' stato fatto un grande lavoro per riassettare gli impianti legislativi che sono di aiuto a chi combatte la mafia''. Berlusconi spiega che una delle novità di oggi e' rappresentata dalla 'white list', un elenco di imprese alle quali si può dare lavori in appalto senza dover fare indagini perché senza infiltrazioni mafiose. Il punto centrale della lotta a mafia, camorra e 'ndrangheta comunque e' rappresentato, dice Berlusconi, dalla ''battaglia ai patrimoni economici della mafia, alle casse delle organizzazioni criminali''. Berlusconi si sofferma a parlare anche degli arresti compiuti negli ultimi tempi. ''Con l'azione del nostro governo – ricorda Berlusconi – siamo andati ad arrestare oltre 4mila persone. Otto al giorno, considerando il sabato e la domenica''. Il premier non ha dubbi, con il piano varato oggi i magistrati ''avranno strumenti in più e potranno produrre molti più risultati''. C'e' anche chi, viene fatto notare a Berlusconi, critica la scelta di vendere i beni sequestrati alla mafia. ''Certo – dice – c'e' qualche bello spirito che dice che così la mafia li ricomprerà. Bene e noi allora li risequestreremo''.