Belvedere Marittimo :: "Piano Casa": Salvatore Cetraro chiede chiarimenti al sindaco Granata.

BELVEDERE MARITTIMO :: 26/09/2010 :: Sono domande precise e mirate al perseguimento delle finalità di cura del pubblico interesse, quelle rivolte al sindaco di Belvedere Enrico Granata dal consigliere  Salvatore Cetraro, nell’interrogazione scritta in merito al cosiddetto “Piano Casa”. Il riferimento,  la legge regionale dell’ 11 Agosto 2010, n. 21, “Misure straordinarie a sostegno dell’attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale”,  è chiaro : si intende conoscere l’orientamento dell’esecutivo prima della scadenza dei termini fissati dalla legge.

Infatti i Comuni,  come scrive il consigliere, sono tenuti a deliberare entro il prossimo 20 ottobre, in merito all’esclusione di parti del territorio comunale dall’applicazione della legge regionale; alla perimetrazione di ambiti territoriali nei quali gli interventi previsti possono essere subordinati a specifiche limitazioni o prescrizioni; alla definizione di parti del territorio comunale nelle quali per gli interventi  straordinari di ampliamento di demolizione e ricostruzione, possono prevedersi altezze massime e distanze minime diverse da quelle prescritte dagli strumenti urbanistici vigenti.

Altra scadenza da rispettare : entro il 17 febbraio 2011, i Comuni hanno la facoltà di approvare Piani particolareggiati di recupero del Centro Storico.

Nell’interrogazione, in merito alla quale viene richiesta una risposta scritta, Cetraro chiede in che modo si sia attivato l’Esecutivo ai fini dell’applicazione di quanto previsto dalla Legge Regionale in oggetto, quale sia l’orientamento in ordine alle prescrizioni e scadenze contenute in particolare nel comma 8 e 9 dell’Articolo 6 e se esista la volontà di attuarne le prescrizioni, nonostante i tempi impellenti e, in caso affermativo, in quale modo.

L’applicazione di tale legge, conclude  Cetraro, può “realmente costituire un’occasione di contrasto della crisi economica e tutela dei livelli occupazionali attraverso il rilancio delle attività edilizie, oltre che un’occasione per il miglioramento qualitativo, energetico e strutturale del patrimonio residenziale esistente con favorevoli risvolti anche in ordine alla riduzione del rischio sismico sul territorio comunale”, nonché incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica attraverso processi di riqualificazione di aree urbane degradate o esposte a particolari rischi ambientali e sociali. Ciononostante l’applicazione della citata legge “ in assenza di una attenta riflessione sull’attuale stato del patrimonio edilizio esistente, ed in assenza di specifiche limitazioni o prescrizioni, quali, a titolo di esempio particolari limiti di altezza, distanze tra costruzioni, arretramenti dal filo stradale, ampliamenti dei marciapiedi, potrebbe peggiorare la qualità architettonica ed urbanistica del medesimo patrimonio edilizio esistente”.

Adriana Sabato