Cosenza: “Influencer” guadagna oltre 200 mila euro in due anni, ma non li dichiara al Fisco.

COSENZA :: 23/10/2025 :: Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Cosenza, nell’ambito della costante attività di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, hanno scoperto un caso di omessa dichiarazione dei redditi da parte di un noto “influencer”, attivo sulle piattaforme TikTok e YouTube, con oltre un milione di iscritti e più di 200 milioni di visualizzazioni complessive.

L’attività investigativa, condotta dal Gruppo Guardia di Finanza di Cosenza, ha permesso di accertare che l’influencer, tra il 2020 e il 2022, avrebbe percepito oltre 200.000 euro derivanti dalla creazione e diffusione di contenuti digitali, senza mai dichiararli al Fisco.

Nel dettaglio, i finanzieri hanno sottoposto a verifica fiscale una imprenditrice operante nel settore del marketing e della pubblicità online, rinvenendo sui suoi conti bancari numerosi accrediti per bonifici esteri provenienti da note società internazionali che gestiscono e monetizzano contenuti per le piattaforme di video sharing. Le indagini hanno rivelato che tali somme non erano legate all’attività della donna, ma rappresentavano i compensi del figlio, all’epoca ancora minorenne, frutto dell’attività di “digital content creator”.

Nonostante i proventi fossero stati accreditati sui conti della madre, nessuna dichiarazione fiscale era stata presentata, con conseguente evasione delle imposte dovute.

Il caso mette in luce una delle principali sfide del sistema tributario moderno, ovvero il controllo delle attività economiche che si sviluppano nel mondo digitale. L’assenza di confini fisici, la rapidità delle transazioni online e l’ampiezza dei flussi economici richiedono un monitoraggio continuo e altamente specializzato.

La Guardia di Finanza, attraverso azioni mirate come questa, conferma il proprio impegno nel contrastare le frodi fiscali in ogni forma, contribuendo alla tutela dell’economia legale e a una più equa distribuzione del carico fiscale tra i cittadini, nel rispetto del principio: “pagare tutti per pagare meno”.