Ristorazione, in 10 anni +1.467 imprese ma calo tra 2023-24.

ROMA :: 18/11/2025 :: Il quadro imprenditoriale del settore ristorazione in Italia rivela una fase di trasformazione profonda. Emerge dalle stime elaborate da Fiepet Confesercenti su dati Banca d’Italia, Unioncamere e Movimprese, e diffuse in occasione dell’assemblea nazionale per la riconferma di Giancarlo Banchieri alla guida dell’associazione di categoria. In dieci anni il comparto ha visto un incremento complessivo di 1.467 imprese attive, ma il confronto 2023-2024 registra la cessazione di 4.038 attività, con Lombardia, Veneto, Lazio e Sicilia tra le regioni più colpite. Il Sud e le Isole mostrano una capacità di espansione più robusta, mentre Nord e Centro registrano dinamiche negative. Le imprese individuali restano la forma giuridica prevalente, confermando un settore ancora caratterizzato da microimprenditorialità diffusa. I dati Istat sul fatturato dei servizi di ristorazione mostrano nel 2025 una crescita media dell’1,7%, mentre il confronto europeo 2015-2024 (Eurostat) segnala per l’Italia un aumento del 35,8%, inferiore sia alla media Ue sia ai principali competitor. Nota dolente la difficoltà di reperimento personale, sentita da un’impresa su due. “La ristorazione italiana resta un simbolo, un presidio culturale, un motore economico” afferma Banchieri. “Se il mondo riconoscerà ufficialmente il valore della nostra cucina, dovremo essere pronti a trasformare questa occasione in sviluppo duraturo. Le imprese stanno reagendo, ma hanno bisogno di essere accompagnate”.