CORIGLIANO ROSSANO :: 04/12/2025 :: Negli ultimi due giorni i Carabinieri della Stazione di Corigliano Calabro Scalo, inquadrata nel Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio, hanno eseguito due misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, rispettivamente di 48 e 34 anni, gravemente indiziati:
– il primo dei reati di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale;
– il secondo di estorsione – consumata e tentata – oltre che di maltrattamenti in famiglia.
Prima di procedere con la ricostruzione dei fatti, si precisa che la notizia è diffusa per garantire il diritto-dovere di informare e nel pieno rispetto delle garanzie degli indagati, da ritenersi ancora assoggettati alla presunzione di innocenza, considerata la fase attuale del procedimento. Le eventuali responsabilità penali potranno essere accertate soltanto con una sentenza divenuta irrevocabile.
L’arresto del 48enne, di origini rumene, si inserisce in una lunga vicenda di presunte violenze e sopraffazioni consumate per anni all’interno dell’abitazione familiare. La donna convivente sarebbe stata costretta a subire frequenti umiliazioni, violenze fisiche e psicologiche e – in una circostanza – anche un abuso sessuale. Percosse, minacce e maltrattamenti che si sarebbero verificati persino alla presenza di un figlio con deficit cognitivo.
Secondo quanto ricostruito, la situazione andava avanti da molti anni, riducendo progressivamente la vittima a condizioni di vita «insopportabili» e «denigranti». In più episodi la donna avrebbe riportato la frattura di alcune costole e sarebbe stata colpita anche dopo un delicato intervento chirurgico. Qualsiasi pretesto – un oggetto fuori posto o un errore nelle commissioni – sarebbe bastato per scatenare la furia dell’uomo. In alcune circostanze, le umiliazioni riferite sarebbero state persino peggiori delle percosse.
L’arresto del 34enne, originario del posto, riguarda un’altra vicenda particolarmente delicata. L’uomo avrebbe instaurato da tempo un clima di terrore nella propria abitazione, costringendo i genitori a subire angherie e minacce qualora non avessero acconsentito alle sue continue richieste di denaro. Gli episodi ricostruiti parlano di spintoni, bastonate al capo, schiaffi e pugni inflitti per ottenere somme di cui aveva bisogno.
Secondo gli investigatori, in un’occasione il soggetto non avrebbe esitato a colpire la madre con uno schiaffo alla testa per farsi consegnare 200 euro, mentre il padre sarebbe stato spintonato violentemente fino a cadere a terra, riportando la frattura del femore.
I due arrestati sono stati trasferiti presso il carcere di Castrovillari, dove rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.
Le due misure cautelari eseguite confermano quanto il fenomeno delle violenze ai danni di persone vulnerabili resti purtroppo diffuso, ma evidenziano al contempo l’attenzione costante dei Carabinieri e della Magistratura nell’arginare questo grave e inaccettabile problema sociale.