CERISANO :: 08/07/2025 :: Il 7 luglio il borgo di Cerisano ha acceso una luce nel cuore della Calabria. Non una luce qualunque, ma quella della coscienza civile e della resistenza umana. Si è aperta così la prima giornata di “Tre giorni per Gaza”, un evento che non è solo culturale, ma profondamente umano nel senso più nobile del termine, con lo scopo di infondere consapevolezza e creare comunità in occasione della Giornata del Rifugiato.
Con la serata “Gaza: vite che r-esistono”, piazza Chiocciola si è trasformata in un’agorà contemporanea, un luogo dove storie lontane hanno trovato casa, dove la parola ha sfidato il silenzio e la musica ha superato i confini. Tra i protagonisti del tavolo di confronto c’è stato Abdullah Inshasi, fondatore di Parkour Gaza, che con la sua presenza ha incarnato la potenza della resistenza e resilienza giovanile in territori che hanno perso ogni speranza. Insieme a lui, hanno animato la piazza voci autorevoli e appassionate come il prof. Walter Greco e l’attivista Enzo Infatino, ma anche spirituali come l’Arcivescovo Giovanni Checchinato, moderati dal giornalista Mimmo Talarico. Personalità che hanno intrecciato testimonianze e riflessioni su diritti, conflitti, spiritualità e speranze in un incontro potente, un grido che ha voluto abbattere ogni muro. Soddisfatto il sindaco di Cerisano, Lucio Di Gioia, che ha fortemente voluto l’incontro, inserito all’interno del Progetto SAI Cerisano con ente gestore Cooperativa Strade di casa. La manifestazione – infatti – vuole confermare una vicinanza del Comune di Cerisano alle popolazioni soppresse, riconoscendo in via ufficiale lo Stato di Palestina, creando un filo conduttore con le tre giorni. A chiudere la serata, il concerto travolgente del Moussa Ndao Ensemble, un’esplosione di suoni, ritmi e vibrazioni che hanno trasformato la piazza in un abbraccio collettivo.
La rassegna continua l’8 luglio con il linguaggio potente del cinema in piazza Chiocciola. Sotto il cielo di Cerisano, sarà proiettato il docufilm One More Jump, che racconta la storia di due giovani atleti di parkour a Gaza in una parabola di sogni e libertà. A seguire, un momento di confronto aperto, per riflettere insieme su quanto il corpo e la determinazione possano diventare strumenti di resistenza quotidiana.
Spazio all’infanzia e alla creatività il 9 luglio con un laboratorio dedicato allo sport come riscatto sociale e personale, a cura del collettivo Gaza Parkour insieme alla Boxe Popolare Cosenza. L’iniziativa coinvolgerà bambini e famiglie in un percorso educativo e dinamico. Nel pomeriggio, un laboratorio creativo sulla pace condotto dall’artista keniota Waweru Joseph Weche guiderà i partecipanti in un’esperienza unica. A concludere l’intera manifestazione, un momento conviviale aperto a tutta la comunità, nato dalla collaborazione tra i cittadini di Cerisano e i beneficiari dei progetti di accoglienza.
Un progetto dal respiro di dialogo necessario, che non si ferma alla denuncia, ma che si fa ponte tra culture. Un’umanità raccontata senza filtri, ma con l’urgenza di chi non può più aspettare.