PONZA :: 20/10/2025 :: Sull’isola di Ponza la vendemmia è ormai quasi completata e, come ogni anno, si rinnova la magia di una pratica agricola che ha il sapore della storia e la forza della passione. È la vendemmia eroica della Biancolella, il vitigno simbolo della viticoltura isolana, coltivato su terrazze a picco sul mare, raggiungibili solo a piedi o via mare, dove il lavoro dell’uomo si fonde con la natura in un equilibrio prezioso.
Protagonisti di questa straordinaria realtà sono i coniugi Emanuele Vittorio e Luciana Sabino, custodi di un patrimonio enologico unico situato nella suggestiva Punta Fieno, uno dei luoghi più incontaminati di Ponza. La loro azienda affonda le radici nella storia: i terreni furono concessi in “enfiteusi perpetua” nel 1734 da Carlo di Borbone all’avo Pietro Migliaccio, che portò sull’isola i vitigni tipici della Campania.
Dopo secoli di abbandono, fu solo nel 2000 che l’antico vigneto tornò a vivere grazie a un imponente lavoro di recupero e a investimenti mirati. Oggi le Cantine Migliaccio rappresentano un autentico vanto per l’enologia isolana, esempio virtuoso di come tradizione e innovazione possano coesistere armoniosamente.
Le antiche varietà autoctone a piede franco, recuperate e valorizzate con il supporto dell’enologo Vincenzo Mercurio, vengono vinificate nel pieno rispetto delle tecniche tradizionali, ma con l’ausilio di moderne tecnologie enologiche. Il risultato sono vini di forte identità territoriale, capaci di raccontare Ponza in ogni sorso.
Tra questi spicca il Biancolella di Ponza IGT, vino dal colore giallo paglierino luminoso con riflessi dorati, che regala al naso note di fiori e frutti gialli, mandorla amara e cenni agrumati, accompagnati da intensi sentori minerali. Il sorso è avvolgente e armonico, con buona corrispondenza gusto-olfattiva e un finale lungo e sapido. Matura otto mesi in acciaio, conservando così freschezza e autenticità.