Alto Tirreno Cosentino :: Il Movimento Alto Tirreno Calabria Autonoma bacchetta la politica.

ALTO TIRRENO COSENTINO :: 29/10/2012 :: Si ricordano della Calabria solo quando succedono eventi di portata drastica o quando si è in odore di elezioni. Il terremoto e le elezioni della prossima primavera fanno diventare di nuovo importante questa terra ed in particolare il territorio dell’Alto Tirreno cosentino dove più che calabresi, in virtù del trattamento che abbiamo ricevuto, sembriamo essere ospiti indesiderati nella stessa regione.

Parate di politici, auto blu e tanto altro ancora quanto da far arrabbiare ancor di più una popolazione che dovrebbe sentirsi oltre che penalizzata, offesa per la presenza di personaggi che strumentalizzano le nostre disgrazie per apparire e visitano i nostri territori solo perché iniziano a mendicare simpatie e promesse di voti per i prossimi appuntamenti elettorali.

Cari amici di tutto il territorio dell’Alto Tirreno cosentino e di tutti i paesi interni, non è il solito e sterile vittimismo che mi spinge ad agire, ma Vi invito per il nostro bene ad eliminare atteggiamenti di servilismo che ci contraddistinguono da sempre con i vari politici di turno; Svegliamoci e ripaghiamoli con la stessa moneta, con quella indifferenza che hanno sempre mostrato nei nostri confronti e nello stesso tempo organizziamoci per ridare una dignità al nostro territorio che sinora è stato saccheggiato di idee, voti, ed anche maltrattato; basti ricordare i tagli su Sanità e Giustizia che hanno penalizzato la Riviera dei Cedri (Ospedale di Praia a Mare e sezione distaccata del Tribunale di Scalea).

Iniziamo ufficialmente una rivoluzione culturale affinché questa parte di Calabria abbia il rispetto che merita e quindi le stesse opportunità di altri, condizione fondamentale per evitare che i giovani siano poi costretti ad andare via. Non accontentiamoci di promesse che non servono a nessuno e che ritardano a nostro svantaggio il processo di crescita di un territorio che ha tutto per crescere tranne una cosa: un classe politica seria e che ami questo territorio; sino ad oggi i politici hanno dimostrato di amare esclusivamente i loro interessi ed è per questo che non meritano più la nostra fiducia.

Il territorio va amministrato da chi è del territorio e da chi lo vive rispettandolo. Puntiamo ad una classe politica nuova e che abbia voglia di lavorare per il bene della collettività. No ai vecchi politici e alla vecchia politica. E’ una delle ultime opportunità per cambiare. Proviamoci!