SCALEA :: 26/09/2025 :: Antonello Tufo, militante di lungo corso della Lega, annuncia la sua uscita dal partito insieme ad altri storici sostenitori calabresi.
“Mi chiamo Antonello Tufo e non sono arrivato ieri nella Lega. Sono un vecchio militante, uno di quelli che ha creduto sin dall’inizio al progetto politico che voleva cambiare l’Italia e dare voce ai territori. Già nel 2012, quando il segretario era Roberto Maroni, frequentavo la Lega a Verona. Poi, nel 2014, ho contribuito a far nascere e crescere la Lega in Calabria, quando eravamo davvero pochi a crederci”.
Tufo racconta di aver dedicato tempo, energie e impegno al partito: “Ho messo tempo, impegno, passione. Ho fatto chilometri, partecipato a riunioni, portato avanti le idee di un movimento che pensavo fosse diverso. Non ero solo: con me c’erano uomini e donne che oggi condividono la stessa amarezza e la stessa scelta di dissociarsi. Tra loro Antonio Macrì di Nicotera, Mino De Pinto di Vibo, Luigi Morrone di Tortora, Paolo Fedele di Lamezia Terme, Frank Santacroce a Catanzaro, Alfonso Ricci di Cosenza, Franco Recupero di Reggio Calabria. Tutti militanti della prima ora, che non possono essere liquidati come voci isolate”.
Al centro della contestazione ci sono le recenti scelte dei vertici calabresi: “Il problema è chiaro: non condividiamo le nuove nomine dei commissari e dei responsabili. Non condividiamo i candidati regionali calati dall’alto in provincia di Cosenza. Non ci riconosciamo più in un metodo che ha messo da parte chi ha costruito e dato forza al partito in questi anni”.
Tufo cita in particolare la nomina di Achille Tenuta a coordinatore del Tirreno cosentino: “La decisione della commissaria Katya Gentile di nominare Achille Tenuta coordinatore del Tirreno cosentino è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Una persona che ha cambiato più volte casacca, da Fiamma Tricolore ad Alleanza Nazionale, da Forza Italia fino a Fratelli d’Italia, dove risulta ancora tesserato. È questo il segnale di coerenza e credibilità che vogliamo dare?”.
La conclusione è netta: “Per queste ragioni, con rammarico ma anche con la dignità di chi non tradisce la propria storia, annuncio che non voterò Lega. E come me tanti altri militanti storici hanno già fatto la stessa scelta.”
Tufo rivendica l’impegno degli ultimi dieci anni: “Abbiamo dato tanto, e lo abbiamo fatto credendo davvero in un progetto che oggi non esiste più. Chi guida il partito in Calabria si assuma la responsabilità di aver cancellato dieci anni di militanza e sacrifici”.
E chiude: “Io esco a testa alta, con la coscienza pulita di chi non ha mai svenduto ideali per una poltrona”.