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Belvedere Marittimo (Cs) :: Spostata un'opera d'arte.

BELVEDERE MARITTIMO :: 31/03/2009 :: La mia rabbia dipende non solo dalla insensibilità mostrata nei confronti della mia Opera ma anche dallo stato di come nel nostro paese, si tenga così poco conto dell’arte e della cultura in generale. Un concetto più volte ribadito da Luigi Impieri, il noto artista di Belvedere da anni trapiantato a Forlì, che per amore verso la sua cittadina, il 7 gennaio 2006, sulla base di un progetto di arricchimento della qualità culturale del paesaggio belvederese, da lui stesso presentato precedentemente ed approvato dall’Amministrazione comunale, aveva visto collocata la propria scultura “Emigranti”, al bivio sud in località Marina.

L’Opera consiste in un tubo metallico verde, sul quale sono collocati 4 gabbiani bianchi (uno per ogni punto cardinale) realizzati in ceramica smaltata. Essi simboleggiano i cittadini belvederesi e meridionali che lasciano le loro abitazioni, rappresentate qui da quattro cuori rossi (anche questi realizzati con lo stesso materiale), verso cui i gabbiani-emigranti, aspirano di ritornare.
Altri cuori rossi, in ceramica, giacciono a terra, a significare l’anima dell’emigrante, che vuole ritornare nel proprio paese. I colori visti nell’insieme sono quelli della bandiera italiana.

Una mattina di novembre 2008 – prosegue Impieri –  l’assessore Salvatore Perrone, mi riferisce che stanno per spostare la mia scultura dal luogo in cui due anni prima era stata collocata per volontà dell’assessore Ugolino,  poiché su richieste dell’ANAS, l’opera  avrebbe potuto distrarre gli automobilisti che in quei pressi percorrono la ss 18. A nulla sono valse le mie ripetute richieste di aspettare che io tornassi a Belvedere, per rimuovere l’Opera, in modo da ricollocarla da un’altra parte sotto il mio controllo.

L’Opera è stata rimossa, ed affidata nelle mani di un muratore, che niente sapeva di come questa sarebbe dovuta essere smontata e poi rimontata. Il risultato è che la scultura, ricollocata sul Lungomare, ma in mia assenza, e’ stata montata malamente ed in modo incompleto e poco consono. Alcuni cuori in ceramica sono stati abbandonati per terra nei pressi della scultura, senza essere montati né conser
vati al sicuro, così in quei giorni alcuni vandali, senza scrupoli,  ne hanno distrutto alcuni.  Perché gli amministratori   non hanno ritenuto opportuno  affidare questo compito alla stessa persona che lo aveva fatto, con competenza,  in occasione della prima istallazione?

A seguito delle mie innumerevoli sollecitazioni, i  diversi assessori, ovvero  i vari responsabili  della rimozione  e risistemazione della mia scultura, hanno continuato ad assicurarmi di sistemare  questa questione, ma ancora oggi, dopo ormai tre mesi di tentativi vani, ciò non è avvenuto.

Non giunge a caso a questo punto un’amara constatazione che riguarda lo stato generale dei luoghi nella cittadina, dove non mancano gli atti vandalici : <<noto nel mio paese, che amo, e forse per questo mi rattristo ancor di più, vedendo le condizioni di degrado in cui versa,  uno stato di abbandono e di trascuratezza marcata. Dove sono i controlli, atti ad impedire, come dovrebbe succedere in un paese civile che si rispetti, che pochi imbecilli riescano impunemente ad avere in pugno il territorio, per metterlo sott’assedio?  << Con quale criterio ci si è dati da fare, per ottenere la definizione di “Belvedere città d’Arte”? – incalza Impieri. Com’è possibile dimenticarsi del fatto, che è migliorando la qualità culturale di una società, che permetterà ad essa di elevarsi?

Insisto affinché quel che si potrà fare di buono, lo si faccia, voi amministratori a cui noi cittadini abbiamo dato la nostra fiducia, e’ questo il compito che vi spetta, nient’altro, datevi da fare.

Adriana Sabato