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Belvedere Marittimo :: Evasione fiscale per 10 milioni di euro realizzata da due società.

BELVEDERE MARITTIMO :: 10/02/2010 :: Un altro duro colpo all’economia sommersa è stato inferto dalla Guardia di Finanza della provincia di Cosenza all’indomani dell’altra operazione condotta dalla locale Compagnia che aveva consentito di smascherare una clamorosa frode fiscale di circa 34 milioni di Euro realizzata da un grossista di pneumatici. Questa volta, a condurre l’attività ispettiva è stata la Brigata della Guardia di Finanza di Cetraro che, grazie ad un’accorta verifica fiscale, ha scovato ben 10 milioni di euro di elementi positivi di reddito non dichiarati da due società operanti nel settore dei “trasporti di merci su strada”.

Entrambe le società, gestite da un medesimo rappresentante legale, avevano infatti omesso di presentare la Dichiarazione dei Redditi relativa al 2008 a causa del “furto” della documentazione contabile e amministrativa che le imprese avrebbero subìto in occasione del trasferimento di sede da Pomezia (Rm) a Belvedere Marittimo (Cs).

La sorte però ha giocato un brutto tiro al rappresentante legale delle società, il quale evidentemente, pensando di essere al riparo dal Fisco a causa del furto subìto, non aveva fatto i conti con lo studio professionale cui precedentemente aveva affidato l’incarico di tenere la contabilità.

Lo studio, infatti, probabilmente all’insaputa del proprio cliente, aveva già inviato per via telematica il relativo “QUADRO IVA”. E sono state proprio le risultanze di questo documento che, opportunamente incrociate e confrontate con altri documenti rinvenuti durante l’accesso e gli elementi acquisiti dalle banche dati in uso al Corpo, che gli Ispettori della Guardia di Finanza hanno potuto ricostruire l’effettivo volume d’affari non dichiarato al Fisco e quantificare in oltre 2 milioni di Euro l’IVA DOVUTA e in 440 mila Euro l’IRAP gli ulteriori importi ugualmente non dichiarati.

Il rappresentante legale, che ora è indagato dalla Procura della Repubblica di Paola per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, risulta essere stato precedentemente condannato per “favoreggiamento e ricettazione” nell’ambito di un procedimento penale instaurato nei confronti di appartenenti alla ben nota “BANDA DELLA MAGLIANA”.