Belvedere Marittimo :: Omicidio Nocito: rapina finita in tragedia, arrestato Filippo D’Aprile.

BELVEDERE MARITTIMO :: 09/07/2013 :: Si chiama Filippo D’Aprile il responsabile dell’omicidio di Iolanda Nocito, la madre del parroco di Belvedere don Marcello Riente trovata morta il 4 gennaio scorso. Il 51enne è stato arrestato in esecuzione di un fermo ordinato dalla Procura di Paola in seguito alle indagini svolte dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza e della Compagnia di Scalea.

Il movente dell’omicidio è un tentativo di rapina. La donna e il figlio detenevano in casa una cospicua somma di denaro e l’ottantenne è stata picchiata, legata e imbavagliata nel tentativo di convincerla a rivelare dove si trovassero le chiavi della cassaforte. Iolanda Nocito non ha svelato il segreto e la resistenza le è costata cara. Il nastro isolante usato per immobilizzarla e tapparle la bocca le ha chiuso anche le narici impedendole di respirare. E’ stato il figlio don Marcello a trovarla sul pavimento di casa, in una pozza di sangue e legata con le mani dietro la schiena. I sospetti si sono concentrati sulle persone che frequentavano quella casa poichè sul cancello e sulla porta non sono stati rilevati segni di effrazione. Filippo D’Aprile, gestore di un distributore di carburanti, è il genero di una vicina di casa.

La sua reticenza quando è stato sentito in caserma ha alimentato i sospetti dei carabinieri, poi a incastrarlo sono stati i riscontri biologici tra le tracce lasciate sul luogo del delitto e il campione del dna prelevato su un bicchiere dal quale aveva bevuto proprio mentre era in caserma. Sono stati trovati riscontri anche sul passamontagna usato il 16 ottobre dello scorso anno durante un’aggressione al parroco don Marcello Riente. I due fatti sono stati ritenuti da subito in correlazione. Filippo D’Aprile è stato arrestato per ipotesi di omicidio e rapina in concorso con altri soggetti non ancora identificati. Le indagini proseguono per fare piena luce sull’accaduto.

”Un segnale forte quanto dovuto”. Cosi’ il procuratore di Paola, Bruno Giordano, ha commentato il fermo di Filippo D’Aprile, sospettato di avere ucciso Iolanda Nocito. ”Noi ci siamo per risolvere situazioni di questo tipo”, ha voluto sottolineare, aggiungendo inoltre che esiste l’esigenza ”di dare una risposta tranquillizzante e rassicurante. Ci siamo tutti, ufficio di procura e carabinieri. In casi cosi’ efferati facciamo valere anche la nostra presenza”.

”E’ stata un’indagine laboriosa e lunga che alla fine ha portato a un riscontro oggettivo”. Così il colonnello Francesco Ferace, comandante provinciale dell’Arma di Cosenza, ha commentato l’arresto di Filippo D’Aprile per l’omicidio di Iolanda Nocito. L’ufficiale ha elogiato l’apporto delle diverse componenti dell’Arma, dal comando provinciale alla Compagnia di Scalea agli specialisti del Ris di Messina.

IL FATTO :: Secondo la ricostruzione dell’accusa Filippo D’Aprile si sarebbe introdotto nella casa di Iolanda Nocito e del figlio don Marcello Riente, mentre quest’ultimo era assente per celebrare  messa. Assieme a lui ci sarebbero state altre persone, al momento non identificate, per impossessarsi del denaro che pensava fosse tenuto nella cassaforte presente nell’abitazione dei due. E avrebbe colpito a calci e pugni la signora Iolanda che si rifiutava di aprire la cassaforte.