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Belvedere Marittimo :: Stato di agitazione per i lavoratori della Casa di Cura Spinelli.

BELVEDERE MARITTIMO :: 02/11/2008 :: I lavoratori della Casa di Cura Spinelli di Belvedere Marittimo, in stato di agitazione, intendono lanciare un ulteriore  ed accorato grido di allarme temendo l’imminente perdita del posto di lavoro a  motivo della vicenda, ampiamente riportata dagli organi di comunicazione, che ha portato  alla chiusura, disposta dall’Azienda Sanitaria Provinciale e dalla Regione Calabria, per accertate carenze di vario genere.  A tal fine gli stessi lavoratori chiedono con urgenza  il ritorno della Commissione Tecnico Consultiva dell’A.S.P.,  preposta ad effettuare le necessarie verifiche, atteso che  le criticità che hanno  portato al provvedimento di chiusura sono state rimosse e la struttura sanitaria ha ottemperato alle prescrizioni richieste.

Nel verbale della riunione della Commissione Tecnico Consultiva  riunitasi a Belvedere, l’8 settembre, per  accertare la sussistenza dei requisiti  Strutturali, Tecnologici ed Organizzativi di rinnovo dell’accreditamento si legge: “La Commissione si riserva di valutare la documentazione in possesso o che sarà successivamente consegnata”. I lavoratori della Clinica  intendono rilevare come la  richiesta documentazione riguardante le modifiche apportate alla struttura è stata consegnata giorno 19 settembre all’A.S.P. e giorno 24 settembre  ai competenti uffici della Regione Calabria. In una comunicazione del Dipartimento Tutela  della Salute e politiche sanitarie della Regione Calabria, diretta  al Direttore generale dell’A.S.P.   il 6 ottobre e inviata per conoscenza al rappresentante legale della “Casa di Cura Spinelli” si legge che lo stesso il Dipartimento aveva “concluso il provvedimento di revoca dell’autorizzazione sanitaria all’esercizio per la Casa di Cura Spinelli”. I lavoratori pongono l’attenzione sul fatto che in sostanza l’A.S.P. aveva già deciso per la chiusura il 16 settembre non avendo preso in considerazione l’ulteriore documentazione inviata dalla Clinica Spinelli il 19 settembre e non avendola inviata agli uffici regionali. Al di la di questi passaggi che presentano aspetti poco chiari,    la legge regionale n.24 del 18 luglio 2008 recita: “Qualora dalle attività espletate ai sensi del comma 3 emergano situazioni di parziale non rispondenza ai requisiti stabiliti in sede di autorizzazione all’esercizio ovvero di accreditamento, tali comunque da non pregiudicare gravemente la prosecuzione delle attività, il Direttore generale dell’Azienda sanitaria territorialmente competente può consentire la presentazione da parte della struttura interessata di un piano di adeguamento, indicando i termini per provvedere, e ne controllo successivamente lo stato di avanzamento”. Dalla documentazione esibita dagli attori coinvolti in questa vicenda appare chiaro, anche all’occhio di un profano, che le criticità riscontrate non pregiudicano gravemente la prosecuzione delle attività  e consentirebbero, attesa la presentazione di un piano di adeguamento, alla Clinica di rimanere aperta. Il personale della Clinica aggiunge, che  la  scrupolosa  meticolosità con la quale è stata verificata la Clinica Spinelli  non  è stata riscontrata rispetto ad altre  situazioni di criticità presenti in  alcune  strutture della Provincia di Cosenza,  che gli stessi lavoratori hanno provveduto a documentare anche fotograficamente. Alla luce luce delle considerazioni sopra esposte, i lavoratori della Clinica Spinelli hanno convocato, lunedì 3 novembre,dalle ore 16.00, un’assemblea, presso la Casa di Cura alla quale sono stati invitati i Sindaci dei Comuni dell’Alto Tirreno ed i Consiglieri Provinciali. Insieme ai rappresentanti delle Istituzioni, che hanno manifestato la loro solidarietà ai lavoratori e concretamente si sono impegnati per la soluzione della vicenda, saranno concordate le ulteriori iniziative di lotta da assumere nei confronti della Regione Calabria, per la difesa di una struttura sanitaria che sempre ha forniti servizi di qualità e per la salvaguardia di  oltre cinquanta posti di lavoro. I lavoratori della Casa di Cura Spinelli non escludono di chiedere un incontro con il Procuratore Capo della Repubblica di Paola, per esporre i molti aspetti che risultano poco chiari della vicenda che li riguarda e per fornirgli tutta la documentazione necessaria. 

I Lavoratori della Casa di Cura Spinelli