Calabria, Occhiuto lascia e raddoppia.

VILLA SAN GIOVANNI :: 01/08/2025 :: E’ tutto meno che un ‘coup de theatre’ la decisione di Roberto Occhiuto- uno e trino: governatore, commissario regionale alla sanità e vicesegretario di Forza Italia – di staccare la spina al suo governo regionale con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale, ottobre 2026. Occhiuto lascia e raddoppia, dunque. Tante le ipotesi che si affastellano in queste ore per tentare di decifrare una mossa giudicata da astuto pokerista che comunque è apparsa sin da subito come ben studiata e ponderata (si parla di incontri preventivi con i big nazionali da Meloni in giù), prova ne sia la pronta presa di posizione a favore di marca leghista – meno reattivi sono apparsi i big calabresi del partito – a pochi minuti dall’annuncio shock del governatore calabrese celebrata l’indomani, con una foto distribuita dalla ben rodata macchina comunicativa del governatore.

Da Durigon ieri nel cosentino a Salvini, che ha annunciato una prossima visita in Calabria (in agenda ci sarebbe per l’autunno l’avvio dei cantieri per la costruzione del Ponte sullo Stretto), hanno tagliato per primi il traguardo delle dichiarazioni a sostegno della coalizione di centrodestra. A fare rumore, tuttavia, sarebbero i silenzi della premier Giorgia Meloni e del principale partito di governo, Fdi. Un elemento che sembra avvalorare il fatto che la prossima candidatura a presidente della Regione Calabria sia tutt’altro che nel forziere dell’azzurro calabrese, anche alla luce del coinvolgimento nell’inchiesta sulla corruzione della Procura di Catanzaro e dei suoi eventuali sviluppi. Non sono una novità, del resto, per chi segue la politica calabrese, i mal di pancia più o meno manifesti interni alla coalizione che sostiene Occhiuto alla guida della Cittadella regionale di Germaneto.

Un esempio lampante sono le ultime pesanti bordate lanciate a Lamezia Terme da Carlo Calenda che non le ha mandate a dire ad Occhiuto reo di non avergli nemmeno risposto al telefono. ‘Se fai il bullo finisce che ti fai male’, ha sentenziato il massimo esponente del partito centrista, senza che i due consiglieri regionali di Azione De Nisi e Graziano prendessero le distanze dal loro leader nazionale. Un banco di prova importante sarà senza dubbio la tre giorni degli Stati generali del sud di Forza Italia che si apre oggi a Reggio Calabria, con il leader nazionale del partito Antonio Tajani. Anche e soprattutto per la tempistica dell’annuncio che ha comunque scompaginato il panorama della politica calabrese. (C.a.)