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Castrovillari (Cs) :: Grande momento di cultura nell’arte dei pittori Calabresi.

CASTROVILLARI :: 21/04/2008 :: Collettiva di Pittura tutta calabrese dal 19 aprile al 2 maggio a Castrovillari. La manifestazione è stata inaugurata ieri sera alle ore 18,30 presso la galleria d’arte “La bilancia”, ad esporre Giuseppe Rizzuti, Isidoro Esposito, Santo Lavorato, Giuseppe Miniaci e Giuseppe Diodati. Isidoro Esposito nasce a Rossano, si diploma all’Istituto d’Arte di Castrovillari e nel 1975 completa di studi d’arte e di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida di Domenico Spinosa. Successivamente si laurea presso l’Unical di Rende in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo con indirizzo storico-artistico.

Giuseppe Miniaci, scultore, è nato a Grimaldi ed  è un artista serio ed impegnato, dal fine intuitivo e creativo, che porta nel campo dell’arte una ventata di novità, grazie all’influenza del suo grande maestro Aldo Caron, col quale si è laureato all’Accademia di belle Arti “Lorenzo da Viterbo in Viterbo”.  Giuseppe Rizzuti è nato a Lungro e si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Castrovillari e completa gli studi nel corso di scenografia alla Accademia di Belle Arti di Napoli. Per circa un decennio ha vissuto a Bergamo dove ha frequentato l’ambiente atistico lombardo partecipando a numerose esposizioni e rassegne. A Milano vince il premio del concorso “Raffaello“, a Rho il Premio Internazionale della Grafica. È docente di Arti Visive nella scuola media e partecipa alla vita artistica romana. Giuseppe Diodati, pittore, grafico e scultore. È nato a Castrovillari, dove è docente di discipline pittoriche all’Istituto Statale d’Arte. Dal 1970 comincia la partecipazione alla scena della pittura con esposizioni e confronti diretti con il pubblico di varie piazze di importanti paesi e città, acquisendo esperienze e riconoscimenti. L’opera dell’artista Santo Lavorato raggiunge la sua più vera espressione nell’importanza conferita alla linea, che delineando le forma dà vita a composizioni di grande spessore e di profondo significato. Il segno diventa simbolo nell’arte di Lavorato, il gesto sensibile immediato rimando ad una realtà ultrasensoriale, in cui tutto acquista un valore importante ed al tempo stesso veritiero, nell’incisività della forma e nella particolarità del contenuto.

Emilia Manco