Catanzaro :: Gianpaolo Chiappetta a favore degli investimenti pubblici.
CATANZARO :: 12/10/2012 :: La Calabria, in un contesto recessivo che colpisce tutti e con particolare forza i contesti territoriali ed i sistemi produttivi più deboli, come testimoniato da tutte le analisi socio-economiche rischia di essere condannata definitivamente verso una deriva che ormai la trascina – da tempo – lontano anche dalle altre regioni meridionali.
Ultima per reddito pro capite e con un dato relativo all’occupazione che desta particolare preoccupazione la nostra regione – nonostante gli sforzi compiuti dalla giunta e dal Consiglio regionale – necessita di un’attenzione che deve essere più forte, più sollecita, più adeguata sotto il profilo degli investimenti pubblici; se è vero che spetta a noi il dovere di compiere scelte utili a sostenere ed alimentare lo sviluppo economico regionale è altrettanto vero che queste scelte risultano prive di effetti concreti se non inserite in una cornice nazionale nella quale – per forza di cose – le singole economie regionali non possono non essere connesse.
Da questo punto di vista giova considerare come e quanto dannoso sia il percorso di disimpegno dello Stato sul territorio calabrese, le infrastrutture viarie, marittime e ferroviarie – ad esempio – sono elementi essenziali ed irrinunciabili per un’economia che ha bisogno di crescere anche attraverso l’apertura internazionale del suo sistema produttivo.
Se il contesto generale di riferimento è quello storico – relativo cioè ad una regione strutturalmente debole ed infrastrutturalmente emarginata – il quadro attuale di intervento non può che essere rappresentato da un sistema economico che più di altri – per motivi di contesto – paga le conseguenze e gli effetti della crisi, della riduzione nella disponibilità di risorse pubbliche, delle politiche di bilancio orientate al mantenimento o all’innalzamento dei livelli di pressione fiscale.
Che la Calabria sia tutto questo lo testimonia la mozione unitaria depositata al Parlamento, rivolta al Governo per la predisposizione di puntuali e stringenti interventi di sostegno la mozione – condivisa da più forze politiche nazionali – può rappresentare l’inizio di un percorso nuovo e nel quale sia evidente la consapevolezza che lo sviluppo della Calabria non è tema di solidarietà nazionale ma argomento necessario per lo sviluppo complessivo del Paese e della sua economia.
Se le forze politiche hanno correttamente assunto e condiviso questa positiva ed apprezzabile iniziativa parlamentare ci paiono altrettanto degni di nota il dinamismo, la presenza e l’operatività di Cgil, Cisl e Uil che sabato prossimo nella città capoluogo di regione terranno una manifestazione unitaria in difesa dell’occupazione, per la crescita e il rilancio della Calabria e del Sud.
La piattaforma sindacale e gli interventi dei tre segretari generali, Camusso, Bonanni e Angeletti, sono un ulteriore ed indispensabile contributo per la rappresentazione delle emergenze calabresi ed un concreto aiuto per la definizione di possibili strategie di intervento nazionale a sostegno della regione; le organizzazioni sindacali – d’altronde – assolvono funzioni decisive, non solo quella di rappresentare i lavoratori e impedire, attraverso l’attività sindacale quotidiana, il degenerare di tensioni sociali e occupazionali ma soprattutto quella di proporre – con il conforto di una conoscenza diretta ed un approfondimento costante – soluzioni concrete ed efficaci per l’emergenza economico-occupazionale della Calabria.
La Giunta regionale e la maggioranza di centrodestra sono assolutamente consapevoli della condizione di criticità in cui versa il tessuto economico, produttivo ed occupazionale della Calabria ed è per questo che pur in presenza di immani difficoltà – quelle che derivano dal passato e quelle aggiuntesi recentemente – sono state messe in campo tutte le energie possibili e le risorse disponibili.
Se si considera il punto di partenza con onestà intellettuale non può non affermarsi che tanto è stato fatto, se si guarda al punto d‘arrivo non può non dirsi che tanto ancora va fatto; tra ciò che è alle nostre spalle e ciò che abbiamo davanti è situata la Calabria del presente ed è a questa che dobbiamo rivolgere un’attenzione costante, continua e quotidiana.
Per farlo con la massima condivisione e con la speranza di risultati certi ed apprezzabili non disdegniamo ed anzi auspichiamo il contributo di tutti, vale per la mozione unitaria depositata al Parlamento cosi come per la manifestazione sindacale di sabato; tutto ciò che va in direzione dello sviluppo della regione non può che essere bene accetto.