La marginalità della Calabria è dovuta fondamentalmente all’incapacità di una classe dirigente che per anni ha mal governato la nostra regione. Classe dirigente costituita, eccezion fatta per singoli casi, da pezzi di “archeologia politica”. Da uomini che in qualsiasi altra Regione sarebbero stati non solo bocciati ma cancellati dalla storia. Da dinosauri della politica che nella Calabria del bisogno, nella Calabria della fragilità sociale, nella Calabria delle clientele e del disagio hanno trovato terreno fertile per costruire carriere politiche e personali. Classe dirigente che ha avuto la capacità di proporre al mondo intero l’immagine distorta di una Calabria arcaica e per alcuni aspetti tribale.
Per fortuna la Calabria non è questo. Oggi in Calabria sta crescendo una generazione di giovani con curricula formativi e professionali di altissimo profilo. Giovani che hanno avuto importanti esperienze internazionali. Giovani che hanno cultura, conoscenze capacità ed esperienze da spendere. Giovani di quella generazione dei “nati con la valigia” che hanno deciso di mettere quella valigia in un angolo e spendersi per la propria terra. Giovani che hanno superato quell’arretratezza culturale che portava a guardare al politico o al potente di turno come la reincarnazione in terra del Messia. Giovani che quando incontrano alcuni pezzi di “archeologia politica” non ci pensano mezzo secondo a mandarli bene meritamente a quel paese. Giovani pronti a gridare con forza: guardate che Calabria ci avete consegnato e ancora venite a chiederci voti? Oggi in Calabria sta crescendo una classe dirigente che non vuole stare più con la testa bassa. Ed è questa Calabria che con Giuseppe Scopelliti vogliamo rappresentare. Ed un questo senso fa bene Scopelliti a chiedere il ritiro di candidature poco opportune e che non superano il codice etico. Continui Scopelliti lungo questa strada sapendo di avere al suo fianco tantissimi giovani pronti a sostenerlo non solo in campagna elettorale ma anche nella sua azione di governo da Presidente della Regione anche quando, con la fermezza e la determinazione che lo hanno sempre contraddistinto, dovrà porre un freno definitivo alle logiche clientelari e di basso profilo consolidate nel corso di questi anni di mal governo.
