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Catanzaro :: La nomina di Barrile alla Corte dei conti è un atto di intollerabile arroganza da parte di Scopelliti.

CATANZARO :: 29/03/2013 :: La nomina dell’avv. Antonio Barrile nella sezione controllo della Corte dei conti è del tutto sconveniente, sbagliata, censurabile sotto ogni aspetto. Uomo del presidente Scopelliti, con cui ha condiviso un pezzo significativo del cammino amministrativo passato agli onori della cronaca come “modello Reggio”, Barrile è certamente la personalità meno indicata a rappresentare la Regione presso l’ufficio di che trattasi.

Vale la pena ricordare che l’avv. Barrile ha svolto presso il comune di Reggio l’incarico di “esperto per l’attuazione dei programmi” in ambito turistico e per il collegamento con l’Europa e il Mediterraneo” ai tempi dell’amministrazione Scopelliti, per poi essere nominato capo di gabinetto sia con il sindaco Giuseppe Raffa che con Demetrio Arena.

Si tratta, a ben vedere, di ruoli di grande responsabilità svolti presso un’amministrazione che ha chiuso il suo ciclo politico inanellando fallimenti su fallimenti, certificati dallo stato dei conti pubblici dell’ente e dallo stesso scioglimento per mafia del Consiglio comunale. E’ singolare poi, per non dire paradossale, che a rappresentare la Regione presso la sezione di controllo della Corte del Conti si mandi una persona che è stata corresponsabile di quelle scelte amministrative che la stessa magistratura contabile sta passando al vaglio.

Come leggere questa scelta del presidente Scopelliti, pedissequamente avallata da tutta la maggioranza, se non come un gesto di estrema arroganza e di incauta insolenza? Cronache di basso impero, verrebbe da dire. Se non fosse che ancora una volta ad andarci di mezzo sono le istituzioni e la loro credibilità.