Catanzaro :: Magarò su Giornata mondiale dell’informazione.

CATANZARO :: 03/05/2013 :: “Fuori dai rituali delle celebrazioni, oggi dobbiamo ricordare quanti hanno pagato con la vita e i tantissimi che hanno subito e subiscono violenze, intimidazioni e pressioni per aver fatto semplicemente un lavoro, quello del giornalista. In pochi decenni, dal 1960 ad oggi, sono nove i cronisti italiani assassinati perché avevano fatto il loro lavoro di inchiesta con scrupolo e coraggio civile, mettendo in luce affari poco puliti e delitti mafiosi di  grande rilevanza.”

E’ quanto dichiara Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, in occasione della ricorrenza della Giornata mondiale della Libertà dell’Informazione decretata, nel 1993, dall’Assemblea Generale dell’Onu. “Al diritto-dovere di informare – aggiunge Magarò – è strettamente correlato un diritto, quello di essere informati,  che pure dev’essere costantemente tutelato e valorizzato. Tante, troppe, sono in molti casi le inchieste cancellate dall’oblio e le notizie scomparse e rimosse insieme a chi le aveva scoperte”.

“Ricordando le parole di Papa Francesco che ha voluto incontrare gli operatori dell’informazione all’indomani della sua elezione – conclude l’esponente politico – ritengo importante ringraziare tutti i giornalisti per il lavoro che svolgono con correttezza, abnegazione e coraggio. Insieme al Pontefice, dobbiamo tutti riconoscere il grande lavoro e il ruolo, determinante per la vita democratica, della stampa e dell’intero mondo della comunicazione”.